Trenta posti letto per la nuova “degenza chirurgica”
Taglio del nastro al Galmarino con il presidente delle Regione Formigoni e diversi assessori regionali. Intervento da circa un milione di euro
«La nuova sede della degenza chiururgica – ha illustrato il direttore Pietro Zoia – rappresenta un ulteriore passo avanti nel potenziamento dell’ospedale di Tradate nell’ottica di un miglioramento continuo delle attività assistenziali. Il nuovo reparto offre maggiore comfort alberghiero e spazi adeguati a èquipe eccellenti che ringrazio per il lavoro quotidianamente svolto con professionalità e dedizione».
Il taglio del nastro è stato effettuato da Formigoni, a cui Zoia ha donato anche una piastrella della chiesa dell’ospedale costruita interamente con il contributo dei volontari del territorio. «Tradate è uno degli esempi del sistema sanitario regionale lombardo – ha spiegato Formigoni -. Non si tratta solo di strutture, bensì di competenze di medici e infermieri, ed è proprio a loro che va il ringraziamento maggiore. Per i pazienti conta moltissimo l’aspetto psicologico con cui vengono accolti e qui siamo sulla strada giusta. La Lombardia ha un ottimo sistema sanitario che non ha bilanci in rosso come accade invece in molte altre realtà. Abbiamo lavorate bene e lo faremo anche in futuro».
Molte le autorità presenti alla cerimonia di venerdì mattina. Ad accompagnare il presidente della Regione vi erano anche gli assessori regionali Raffaele Cattaneo, Luciano Bresciani, Luca Ferrazzi. Per il territorio erano presenti anche il consigliere regionale Luciana Ruffinelli, il sindaco di Tradate Stefano Candiani, il comandante della Compagnia carabinieri di Saronno Paolo Degrassi con il comandante della tenenza tradatese Sebastiano De Jannello, e il parroco cittadino monsignor Erminio Villa che ha benedetto la struttura.
«Vogliamo dare ai cittadini il massimo delle cure possibili – ha aggiunto l’assessore alla sanità Bresciani -, con capacità alberghiere altamente competitive, senza dimenticare sicuramente una umanizzazione dei sistemi. Portare la medicina più vicina al malato, questo è sempre stato il nostro obiettivo».
«Vogliamo dare ai cittadini il massimo delle cure possibili – ha aggiunto l’assessore alla sanità Bresciani -, con capacità alberghiere altamente competitive, senza dimenticare sicuramente una umanizzazione dei sistemi. Portare la medicina più vicina al malato, questo è sempre stato il nostro obiettivo».
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