Un candidato che “ci mette la faccia”

Raffaele Cattaneo, assessore regionale uscente e per le elezioni di fine marzo candidato Pdl a Varese, ha rilasciato una interessante intervista a RMF 105.3. Cattaneo, dopo avere ricordato che il progetto dell’unificazione delle stazioni ferroviarie della nostra città è fondamentale per il grande sviluppo  che attende il  territorio, non ha esitato a assumere come impegno personale la soluzione chiara e definiva dei problemi che fanno della tratta Varese-Milano un vero incubo per gli utenti di Trenitalia.

Potrebbe questa restare una promessa elettorale se Raffaele Cattaneo non avesse sempre dimostrato  concretezza  nella sua azione e quindi quel “ci metto la faccia “ più che alla speranza può disporre a una vera e propria aspettativa

Chiamato da Roberto Formigoni prima nel Consiglio regionale e poi nella Giunta,  Raffaele Cattaneo alla scadenza del mandato ha scelto di affidare agli elettori di casa, i varesini, la sua elezione  nei panni di normale candidato di partito. Il  partito è il moderato Pdl che da anni non “manda” nessuno dei suoi non solo al Pirellone, ma anche – un autentico scandalo  politico – anche al Parlamento.  Scandalo perché? Perché in Forza Italia i “padroni” erano sempre stati gli  uomini del Sud della provincia per di più aiutati anche da pseudobosini. 

Diversamente si sono invece comportati i partiti dell’opposizione che hanno sempre raggiunto l’obiettivo di far rappresentare, con candidati di assoluta capacità, Varese e il suo territorio.

L’ostracismo forzaitaliota a candidati varesini risale nel tempo e più volte è stato denunciato dai  mass media senza ginocchia impolverate, resta il fatto che oggi la situazione è mutata e gli elettori moderati varesini avranno la possibilità di avere a Milano un rappresentante autorevole per capacità ed esperienza. E che addirittura si fa garante del raggiungimento di obiettivi di rilievo. Uno che “ci mette la faccia” nel mondo politico non lo si trova tutti i  giorni. Si può credere a Cattaneo perché ne abbiamo verificato l’impegno come assessore  di conseguenza a pensare bene non si fa peccato e può succedere che non si sbagli.

A me piace però anche la prudenza  e ho già lucidato la mia doppietta, vecchia ma sempre funzionante, con la quale al loro apparire, siamo a metà  Anni Settanta, a volte impallinavo  giovani  ed esagerati ciellini. Li avevo chiamati   “voraci fantolini”. Oggi alcuni, al mio pari, hanno qualche chilo in più e non pochi capelli in meno. Guardo a loro con stima. Sono i garanti di Raffaele Cattaneo. In ogni caso ho pallini per tutti.