Giallo dell’armeria, trovati molti assegni intestati alla vittima
Sono state ritrovate nella cassaforte di Alberto Arrighi 400 mila euro cifre che si aggiungono a quelle custodite nella pizzeria del suocero
Polizia e Procura di Como indagano per capire perché Giacomo Brambilla, l’imprenditore ucciso nella notte tra lunedì e martedì nel retro di un negozio del centro, avrebbe portato quantità notevoli di denaro nell’armeria di Alberto Arrighi. Quest’ultimo, il titolare del negozio e socio della vittima, secondo le indagini in corso l’avrebbe ucciso proprio lì lunedì scorso. Nelle ultime ore sono state ritrovati nella cassaforte dell’Arrighi 400.000 euro, in gran parte sotto forma di assegni intestati alla vittima. Cifre che si aggiungono a quelle trovate il giorno dopo il delitto nella pizzeria di Senna Comasco dove è stata rinvenuta la testa mozzata della vittima: lì erano stati scoperti altri 100.000 euro, questa volta in contanti, che la vittima avrebbe avuto addosso al momento della morte. Tutti particolari che spingono gli inquirenti ad intensificare la pista economica, all’origine probabilmente dell’omicidio
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