Il Governo attiva lo stato di emergenza di sei mesi per l’aumento di sbarchi

Il Governo ha deliberato l’istituzione dello “stato di emergenza” su tutto il territorio nazionale a seguito dell’eccezionale incremento dei flussi di persone migranti attraverso le rotte del Mediterraneo.

Si tratta di una condizione giuridica che viene attivata al verificarsi o nell’imminenza di eventi eccezionali, quando il Governo ritiene necessario agire con urgenza e con poteri straordinari.

Lo stato di emergenza, sostenuto da un primo finanziamento di cinque milioni di euro, avrà la durata di sei mesi.

Con lo stato di emergenza, spiegano fonti di Governo, si potranno realizzare procedure e azioni più veloci per offrire ai migranti soluzioni di accoglienza in tempi brevi con adeguati standard. Inoltre saranno coinvolte la Protezione Civile e la Croce Rossa italiana con il loro bagaglio di esperienze e dotazioni. Allo stesso tempo, sottolineano le stesse fonti, si potranno aumentare e rafforzare le strutture finalizzate al rimpatrio dei non aventi diritto alla permanenza in Italia (Cpr), potenziando le attività di identificazione ed espulsione.