Cattaneo: “Sui disservizi del cisalpino la regione non è responsabile”
L’assessore ai trasporti incontrerà presto il consigliere di Stato Borradori
Regione Lombardia non ha alcuna responsabilità nel peggioramento del servizio internazionale a lunga percorrenza tra Svizzera e Lombardia. Anzi, ha cercato di
porvi rimedio con un aumento delle corse e migliorando le coincidenze sia a Chiasso sia a Luino. Martedì prossimo l’assessore alle Infrastrutture e Mobilità di Regione Lombardia,
Raffaele Cattaneo, incontrerà il Consigliere di Stato svizzero, Marco Borradori, per trovare una soluzione nell’interesse dei viaggiatori lombardi e ticinesi.
Lo comunica lo stesso assessore Cattaneo attraverso una nota in cui si precisa che la soppressione delle corse a lunga percorrenza tra Italia e Svizzera del servizio Cisalpino (la
joint venture tra Trenitalia e Ferrovie Svizzere che ha cessato di esistere con il cambio d’orario invernale lo scorso 13 dicembre) "ha portato a un peggioramento dell’offerta, ma le responsabilità sono di Trenitalia e delle FFS (le Ferrovie svizzere), che hanno deciso di sopprimere circa il 50% dell’offerta internazionale. Regione Lombardia non è infatti
responsabile delle tratte a lunga percorrenza.
La situazione è ben diversa nell’ambito dei treni regionali, la cui programmazione è appunto di competenza di Regione Lombardia: siamo intervenuti sul servizio aumentando le corse e migliorando le coincidenze sia a Chiasso sia a Luino".
Complessivamente – si rileva nella nota – il sistema a lunga percorrenza "di mercato" (senza sussidio regionale) ha visto dunque un progressivo impoverimento sia in termini di numero di corse, sia in termini di fermate effettuate.
"Regione Lombardia – fa notare Cattaneo – a oggi ha già attivato alcuni treni con risorse proprie in sostituzione di alcune corse Cisalpino perse, proprio per sanare le situazioni più critiche rispetto al collegamento tra Como e Milano. Martedì incontrerò il Consigliere di Stato svizzero Marco Borradori allo scopo di trovare soluzioni condivise nell’interesse dei viaggiatori lombardi e ticinesi, ma non è corretto addossare a Regione Lombardia le responsabilità che sono tutte riconducibili alle scelte delle imprese ferroviarie nazionali italiane e svizzere, sulle quali non abbiamo alcuna competenza".
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