Leonardo ristruttura la sua struttura organizzativa per puntare sull’innovazione

La nuova governance prevede una semplificazione e una riduzione dei riporti chiave dell'amministratore delegato da tredici a otto, al fine di garantire un modello gestionale snello e rafforzare il team manageriale

roberto cingolani

Leonardo è il più importante gruppo industriale italiano a partecipazione pubblica. È leader mondiale nel settore aerospaziale e dei sistemi di difesa. In provincia di Varese, ha le sue due aziende più importanti: Agusta Westland a Vergiate, produttrice di elicotteri, e Alenia Aermacchi a Venegono Superiore, specializzata nella produzione di aerei di addestramento militare e fornitrice della flotta per le mitiche Frecce Tricolori. Oltre a queste due autentiche “corazzate”, c’è un settore satellite che vanta un’esperienza nel settore quasi secolare. Inoltre, a Varese si è costituito il cluster aerospaziale lombardo, che guida il settore a livello italiano.

Leonardo ha raggiunto una dimensione finanziaria molto significativa nel 2022, con nuovi ordini per 17 miliardi di euro, un portafoglio ordini di 38 miliardi e ricavi consolidati per 15 miliardi. Inoltre, l’azienda conta su oltre 51.000 dipendenti e ha capacità produttive distribuite in Italia, Regno Unito, Polonia, Stati Uniti e Israele.

In questi giorni, l’azienda ha annunciato importanti cambiamenti nella sua struttura organizzativa. La governance si compatta, passando da tredici a otto riporti chiave dell’amministratore delegato. Questo cambiamento mira a garantire un modello gestionale snello e a rafforzare il team manageriale. Roberto Cingolani, il nuovo amministratore delegato e direttore generale di Leonardo, ha spiegato che la riduzione del numero di riporti è parte di un processo di ristrutturazione più ampio che mira a migliorare l’efficienza aziendale e a concentrarsi sull’innovazione. La creazione della Condirezione generale business & operation e l’unione delle funzioni di strategia e tecnologia sono passi cruciali verso una maggiore agilità e capacità di adattamento alle sfide del mercato.

Le nomine

Per quanto riguarda i ruoli, la Condirezione generale business & operation è affidata a Lorenzo Mariani e comprende: lo spazio a Franco Ongaro, arrivato a Leonardo dall’Agenzia spaziale europea; gli elicotteri, che restano a Gian Piero Cutillo; i velivoli, confermati a Marco Zoff; le aerostrutture affidate al neoarrivato Stefano Bortoli; l’elettronica a Marco De Fazio; la cybersecurity a Tommaso Profeta; il Global Combat Program a Guglielmo Maviglia; l’automazione a Massimiliano Veltroni.

Questo cambiamento ci permette di fare una riflessione più ampia sulle dinamiche dei team manageriali nelle aziende. Secondo numerosi studi e osservazioni, i team dirigenziali sono più efficaci quando sono composti da un numero ridotto di membri. In particolare, gli executive team di successo sono preferibilmente composti da non più di nove persone. Al di là della dimensione del team, ciò che conta di più è la fiducia reciproca tra i membri del team. La fiducia emerge quando ci si preoccupa veramente degli altri, dei loro obiettivi e dei loro vincoli, anche se si è in disaccordo su un determinato argomento.

Inoltre, la fiducia consente ai team di affrontare in modo aperto e costruttivo le questioni aziendali critiche. Attraverso la fiducia, i membri del team possono esprimere le proprie opinioni, ascoltare le prospettive degli altri e lavorare insieme per trovare soluzioni innovative. Tuttavia, nella misura in cui il numero di membri del team aumenta, diventa sempre più difficile creare le condizioni necessarie per favorire la fiducia e la collaborazione efficace. Quel tipo di fiducia richiede una relazione, conoscere davvero i punti di forza e di debolezza, gli stili e le preferenze, le esperienze e i sogni reciproci. Ciò che i leader spesso trascurano è che la dimensione del team è lineare, ma le relazioni all’interno del team sono esponenziali: ad esempio, un team composto da 8 persone ha 28 relazioni attive, mentre un team di 14 persone ne ha 91. Trovare il tempo per far esprimere il proprio punto di vista a 14 persone in una riunione è già abbastanza difficile; gestire 91 relazioni in modo da creare fiducia, semplicemente non è realistico.

Quindi, come possono i CEO affrontare questa sfida? Innanzitutto, è fondamentale definire chiaramente lo scopo del team e ciò che si desidera che il team raggiunga. Questo include stabilire una direzione strategica chiara e definire le aree di responsabilità collettiva del team. Inoltre, è necessario essere rigorosi nei processi decisionali e assicurarsi che le informazioni e le decisioni siano condivise in modo trasparente tra i membri del team. Infine, è importante promuovere un ambiente di lavoro inclusivo, in cui i membri del team abbiano la possibilità di conoscersi a livello personale e si sentano sicuri nel condividere le proprie opinioni.

La ristrutturazione della struttura organizzativa di Leonardo rappresenta un passo significativo verso l’innovazione e la necessità di team dirigenziali più snelli e coesi per affrontare le sfide complesse dell’attuale contesto economico. La fiducia e la collaborazione tra i membri del team sono fondamentali per il successo di un’organizzazione, e i leader devono fare tutto il possibile per creare un ambiente in cui queste qualità possano prosperare.

“L’innovazione è ciò che distingue un leader da un seguace”, Steve Jobs.

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Pubblicato il 21 Giugno 2023
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