Andrea Spinelli, l’uomo che ha portato l’arte nel Tribunale di Milano, conquista tutti
Da Vanity Fair a Geppi Cucciari, dalla Rai agli avvocati che fanno a gara per farsi ritrarre. L'artista milanese è il primo in Italia a dipingere nelle aule di tribunale: "Porto una narrazione più morbida che tutela tutti"

Sempre con la matita in mano, pronto ad immortalare i momenti topici di un processo. Il 32enne milanese Andrea Spinelli è ormai una star non solo del Tribunale di Milano, dove ormai è di casa, ma anche in tv. Qualche giorno fa è stato ospite della trasmissione Rai “Una splendida cornice” di Geppi Cucciari e questa mattina protagonista di un’intervista per Rai Uno.
Perchè? È praticamente l’unico artista giudiziario italiano, oltre ad essere molto simpatico e molto social. La sua figura è emersa con un importante processo per corruzione dove si è presentato con la matita, acquerelli e fogli iniziando a immortalare giudici, pubblici ministeri e avvocati.
Da quel momento la sua popolarità è cresciuta, attirando anche l’attenzione dei giornalisti che lo vedevano all’opera. Effettivamente è davvero raro vedere un artista in un luogo dove a prevalere è l’austerità della giustizia, soprattutto se non sei negli Stati Uniti dove, invece, i disegnatori hanno avuto addirittura un ruolo fondamentale anche per i media.
Il 32enne è entrato ormai tra le figure fisse nelle aule di giustizia. Tra gli ultimi suoi interventi c’è quello al processo ad Alessia Pifferi per l’omicidio della figlia Diana, forse quello più difficile anche da tramutare in arte.

Cosa sia il suo progetto e quanta strada ha fatto l’ha raccontato lui stesso in un lungo post: «L’illustrazione Giudiziaria è una narrazione diversa, più morbida, che tutela l’immagine di tutte le parti del processo e che ha il vantaggio di raccontare la realtà delle aule di tribunale con dinamismo e sensibilità. Il progetto attualmente è al vaglio dell’Ordine degli Avvocati Ordine degli Avvocati di Milano con il fine di realizzarne una convenzione. Sono colmo di gioia, gratitudine e soddisfazione, quindi ne approfitto per ringraziare le persone che hanno supportato questo progetto sin dalla sua fase embrionale. Ringrazio il Presidente del Tribunale di Milano Fabio Roia, il Presidente della Corte d’Assise Ilio Mannucci Pacini, il Presidente della sezione crimine organizzato Paolo Guidi. Un sentito grazie a Pierfilippo Colombo, Cesare Giuzzi, Denise Todde, Valentina Antoniazzi, Patrizia Sevieri e Angelo Barraco. Senza il vostro aiuto tutto non sarei riuscito a realizzare tutto ciò. Ringrazio anche tutte le persone (meravigliose) che nell’ultimo anno ho incontrato lungo questo percorso, su tutti Giacomo e Giulia Varisco, due studenti di giurisprudenza che mi fanno da guida quando il linguaggio giudiziario/burocratico si fa tosto!».
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