Scapigliatura: un “pandemonio” per cambiare l’arte
250 opere, tra dipinti, sculture, grafiche e incisioni, celebrano il movimento che seppe coinvolgere tutte le arti in un rinnovamento e traghettò la società italiana verso un cambiamento ideologico e di costume
Nell’estate 2009, Milano celebra la Scapigliatura, il movimento artistico e letterario che nacque proprio nel capoluogo lombardo e che qui si affermò. Dal 26 giugno al 22 novembre 2009, Palazzo Reale ospita la mostra SCAPIGLIATURA. UN “PANDEMONIO” PER CAMBIARE L’ARTE che, attraverso 250 opere – dipinti, sculture, grafiche e incisioni, corredate da testi, fotografie e molto altro ancora -, fa rivivere l’atmosfera di quest’esperienza che, dalla seconda metà dell’Ottocento fino ad inizio Novecento, seppe coinvolgere tutte le arti verso un rinnovamento e portò la società italiana ad un cambiamento ideologico e di costume.Il termine “Scapigliatura” deriva dal titolo del romanzo di Cletto Arrighi (giornalista, scrittore e patriota) La Scapigliatura e il 6 febbraio (1861-62), in cui, con i toni passionali del racconto popolare, si narra la vicenda milanese di un ‘gruppo’ di scontenti e ribelli, “vero pandemonio del secolo … serbatoio … dello spirito di rivolta e di opposizione a tutti gli ordini stabiliti”, che finiscono con il sacrificare la vita nei moti antiaustriaci del 1853.
In mostra sono presenti i lavori di trentotto artisti, da Giovanni Carnovali detto Il Piccio a Daniele Ranzoni, da Tranquillo Cremona a Giuseppe Grandi, da Gaetano Previati a Medardo Rosso, a Pierre Troubetzkoy, provenienti da raccolte pubbliche e private italiane e da prestigiose istituzioni straniere quali il Groninger Museum di Groningen, in Olanda, e il Szépművészeti Múzeum di Budapest, coprendo un arco temporale di quattro decenni in cui il movimento si è evoluto dall’iniziale serrata polemica ad un nuovo accademismo.
A corredo, nello stesso periodo, presso la Biblioteca di via Senato viene approfondita la parte letteraria e giornalistica della Scapigliatura, nella mostra dal titolo La Scapigliatura e Angelo Sommaruga. Dalla bohème milanese alla Roma bizantina. Per la prima volta si espone il Fondo di Angelo Sommaruga di proprietà della Biblioteca di via Senato: lettere, biglietti postali, cartoline (fra cui alcune inedite di Gabriele D’Annunzio e Giosuè Carducci), volumi, riviste fra cui “Cronaca Bizantina” e “Forche Caudine” (di cui è stato editore). È presente inoltre una sezione dedicata alla caricatura e alcune opere di artisti scapigliati fra cui Ranzoni, Troubetzkoy e Conconi.
Per tutta la durata della mostra, Milano diventa un palcoscenico aperto a esecuzioni musicali, liriche, letture di testi, pièce teatrali, proiezioni cinematografiche. Sono anche ricostruiti alcuni itinerari mirati ai luoghi canonici, urbani, della ‘vita’ scapigliata, come le osterie, i caffè e gli atelier, come quello di Eugenio Pellini di via privata Siracusa 6.
CAPIGLIATURA.
UN “PANDEMONIO” PER CAMBIARE L’ARTE
Milano, Palazzo Reale (Piazza Duomo, 12)
26 giugno – 22 novembre 2009
Orari: lunedì dalle 14.30 alle 19.30; martedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica dalle 9.30 alle 19.30; giovedì dalle 9.30 alle 22.30.
Biglietti Intero € 9,00. Ridotto € 7,50
Informazioni
www.comune.milano.it/palazzoreale
www.artematica.tv
Per info e prenotazioni gruppi, scuole e visite guidate:
www.ticket.it/scapigliatura
24 ore su 24 tel +39.02.54915
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