Cattaneo: “Ma qui la Lega non ha sfondato”
Il leader dei formigoniani riconosce che il Pdl poteva andare meglio ma è soddisfatto della supremazia del Pdl in Lombardia e a Varese. La guida dell'alleanza spetta

Il dato nazionale: Pdl sotto le aspettative
“Complessivamente il Pdl è andato bene – spiega Cattaneo – ma era lecito aspettarsi di più, benché quanto ottenuto sia tutt’altro che disprezzabile. La sinistra non ha nulla di cui rallegrarsi, ma il nostro risultato in Italia è certamente più basso del previsto, e su questo bisogna riflettere. E’ vero che ha influito la campagna elettorale fatta di pettegolezzi con articoli in stile rotocalchi da parrucchiera, ma comunque resta il fatto che questa percentuale non consente al Pdl di dormire sugli allori. La componente cattolica del Pdl rimane fondamentale, abbiamo presidiato la destra adesso dobbiamo puntare al centro".
Il dato lombardo, gli elettori hanno premiato il buon governo
“In Lombardia, la gente ha premiato il buon governo del Pdl che dura da 14 anni. Abbiamo ottenuto 1,8 milioni di voti e Lega 1,2 milioni – spiega l’assessore del centrodestra – viene confermata la forza dell’alleanza ma senza ombra di dubbio l’elettorato lombardo sceglie di più l’offerta politica del Pdl che quella della Lega. Se facciamo un paragone con il Veneto emerge un dato: il Pdl è avanti di 10 punti percentuali rispetto alla Lega, mentre ad esempio in Veneto solo di uno. C’è anche un altro elemento interessante, la Lega avanza tra gli elettori storicamente di sinistra, è un fatto che il carroccio abbia ottenuto un buon risultato in province come Mantova e Cremona, è lo stesso fenomeno – continua Raffaele Cattaneo – che stiamo vedendo in Emilia, dove c’è un travaso di voti dal Pd alla Lega. Che cosa vuol dire? Che anche un’alleanza tra Lega a Pd, il progetto di Marantelli per intenderci, non avrebbe i voti. Pd e Lega si rubano voti a vicenda”.
(Riassumendo, l’analisi di Cattaneo, è questa: il Pdl in Lombardia è più forte della Lega, la quale non può rivolgersi ad altri per fare una maggioranza diversa, dunque dalle urne emerge la tenuta di questa alleanza a trazione Pdl e in particolare guidata dalla leadership in Regione di Roberto Formigoni. La prova del nove: in Lombardia il Pdl stacca la Lega di 10 lunghezze e 600mila voti, a differenza del Veneto dove il carroccio ha raggiunto il Pdl di Galan).
Il dato di Varese: in casa sua la Lega non sfonda
“La Lega Nord – sottolinea ancora Cattaneo nel suo ragionamento politico post elettorale – cresce perché ha passato il Po, ma a Varese, nella sua Betlemme, non sfonda. Faccio qualche esempio: la Lega è al 41 a Sondrio e il 33 a Bergamo, e invece ha solo il 26 a Varese. A Milano ha solo il 14, ma è in linea con il dato tradizionale delle aree metropolitane. A Varese, secondo me, era lecito aspettarsi un dato maggiore, e invece la Lega non sfonda. Si conferma la preferenza nell’elettorato di centrodestra con un più 8% in provincia e più 10% in città. Anche a Varese, l’effetto sfondamento della Lega non c’è, dunque mi pare che i numeri non autorizzino nessuno a considerare situazioni politiche diverse da quella attuale”.
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