Dal “buco” ai cantieri. La storia dell’hub sportivo dei “canguri”
Il 24 aprile si conoscerà il nome dell'azienda che dovrà costruire la struttura per le nazionali australiane. Termine ultimo dei lavori l'autunno del 2010
L’annuncio fu fatto in pompa magna quattro anni fa. Gli australiani avevano scelto le sponde del lago di Varese per stabilire la propria sede in preparazione delle Olimpiadi di Pechino. Nel 2007 il primo atto: l’abbattimento dell’ex liceo scientifico e la realizzazione dello scavo per le fondamenta.
Poi, il nulla. Oggi, sulle sponde del lago di Varese non c’è traccia dell’hub si esclude una pozza acquitrinosa. Eppure l’opera era stata descritta dall’allora Presidente della Provincia Marco Reguzzoni come un investimento per dare lustro e pubblicità al nostro territorio.
Venerdì prossimo, 24 aprile,è in programma un nuovo annuncio ufficiale: Villa Recalcati assegnerà l’affidamento dei lavori alla ditta che ha vinto la gara, lavori che partiranno il prossimo giugno e che dovrebbero concludersi in 15 mesi. Un’opera del valore di circa 8 milioni di euro.
Sin dai primi mesi, l’iter dell’opera milionaria dimostrò molte criticità: dalle polemiche nate a Gavirate, con il ricorso al Tar e al Consiglio di Stato, per un investimento così consistente sulle acque del lago con scarse ricadute per la cittadinanza, fino all’abbattimento dell’ex liceo scientifico e lo smaltimento di calcinacci ricchi di amianto e lo scavo delle fondamenta trasformato immediatamente in acquitrinio.
Quattro anni di problemi trascorsi senza che sulle sponde gaviratesi sia accaduto nulla: « Quando gli australiani hanno presentato il progetto – spiega il direttore generale della Provincia dottor Giorgio Zanzi – sono emerse alcune problematiche legate essenzialmente al terreno e alla conformazione. Hanno dovuto, quindi, riprogettare e il documento finale ci è giunto solo nell’ottobre scorso».
Superato l’ostacolo della riprogettazione, a bloccare l’avvio dell’iter burocratico si è posta la convenzione con gli australiani. Il primo accordo raggiunto, infatti, prevedeva il completamente dell’opera entro il primo luglio 2007, in tempo per preparare Pechino 2008. Poi, davanti agli intoppi giudiziari avanzati dalle opposizioni gaviratesi, la data dell’ingresso degli atleti australiani venne posticipata al 31 ottobre 2008, in linea con la preparazione per Londra 2012. Cambiate le condizioni, la prima intesa raggiunta tra Villa Recalcati e l’Australian Sport Commission di Camberra poneva un problema di “mantenimento degli atleti”. La Provincia, infatti, si era accollata la spesa dell’ospitalità degli atleti in arrivo dall’altro emisfero dal 2008 in avanti. Un costo diventato ingiustificato per la nuova amministrazione provinciale: « Gli australiani, consapevoli dei propri errori progettuali, hanno accordato una rivisitazione dell’intesa. – spiega ancora il dottor Zanzi – un accordo che è stato siglato solo alcuni giorni prima di Natale».
Chiariti aspetti tecnici e burocratici, la gara d’appalto è partita nel gennaio scorso e si è conclusa all’inizio di marzo con la presentazione delle proposte. Effettuati tutti gli accertamenti di rito, l’aggiudicazione, dunque, avverrà il 24 aprile. Dovranno trascorrere 30 giorni per l’eventuale appello da parte degli esclusi e quindi potrà iniziare il cantiere: « I ritardi non hanno provocato alcun incidente diplomatico con l’Australia – spiega il vicepresidente della Provincia Gianfranco Bottini – Anzi. Posso dire che siamo in ottimi rapporti. Diciamo che li abbiamo aiutati a comprendere la legislazione italiana nel campo della progettazione. A dimostrazione dei forti rapporti, posso ricordare l’ultima visita della Commissione australiana che è venuta a cercare nuove strutture sportive utilizzabili nel nostro territorio».
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