Tra macchinari difettosi e homeless, l’ospedale di Legnano in un esposto alla magistratura
Le Rsu del sindacato SdL intercategoriale hanno consegnato alla Procura di Milano un documento che denuncia l'uso di prodotti tossici in mancanza di sicurezza e altre situazioni difficili
L’ospedale non dialoga con i sindacati e all’SdL intercategoriale non rimane che fare un esposto alla Procura di Milano. Rapporti tesi tra dirigenza dell’Azienda ospedaliera e sindacati di base all’ospedale di Legnano tali da sfociare in una lunga lettera esposto con una serie di documentazioni che parlano di sicurezza del lavoro scarsa soprattutto nel reparto di rianimazione.
Il lungo elenco di problemi irrisolti mette ai primi posti l’uso della Glutaraldeide, una sostanza che viene utilizzata per la disinfezione ma molto nociva per chi la respira o vi entra in contatto. «Vogliamo sottolineare questo punto – spiega Alberto Morelli, rsu di SdL – è da oltre un anno che chiediamo la riparazione del macchinario che utilizziamo per disinfettare con questo prodotto. Il suo malfunzionamento provoca esalazioni che i dipendenti respirano tutti i giorni e sono ben note le conseguenze a breve e lungo termine per chi respira questa sostanza altamente tossica. La direzione ci aveva promesso che presto avremmo avuto la possibilità di utilizzare prodotti meno aggressivi ma dal gennaio 2008 a dicembre nulla è cambiato».
Al centro delle denunce fatte dal sindacato c’è ancora il reparto di rianimazione quando si parla di uso eccessivo di esami radiologici al di fuori della radiologia con tutti i rischi connessi alle radiazioni che si disperdono nell’ambiente: «Anche qui siamo al limite del lecito – spiega Morelli – la possibilità di fare Rx o lastre al torace con il paziente sul letto è prevista ma mancano diversi presidi che possano tutelare la salute del personale che le effettua e dei vicini di letto: in sostanza lamentiamo la mancanza di camici piombati e separè per isolare almeno un minimo l’area di intervento. Su nostra sollecitazione è stata effettuata una nuova valutazione del rischio dopo quasi dieci anni dall’ultima (effettuata nel ’99, ndr) anche se non ci ha convinto la relazione che parla di rischio prossimo allo zero. La sicurezza sul lavoro deve abbassare il rischio a zero».
Nella lunga relazione alla Procura trovano spazio anche alcuni senza tetto che utilizzano l’ospedale, in special modo in questo periodo invernale, per ripararsi dalle rigide temperature, soprattutto la notte: «Al di là della problematica sociale di queste persone, che non hanno una casa, – conclude Morelli – crediamo che non sia normale la loro presenza quasi fissa di giorno e di notte tra i corridoi dell’accettazione. Posso dire anche di averne visto uno fumare senza alcun problema in radiologia. Mi chiedo perchè nessuno intervenga». Secondo SdL il problema sta anche nel fatto che la Polizia non garantisce più un servizio in ospedale h24 soprattutto al Pronto Soccorso dove spesso qualcuno dà in escandescenze per via dell’abuso fi alcol o sostanze e il personale dell’ospedale si ritrova a dover affrontare senza titolo situazioni limite. L’esposto è stato inviato alla Procura milanese con data 4 dicembre 2008.
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