Approvato dall’UE il Piano di Sviluppo Rurale
L’impegno della Provincia di Novara per il sostegno alle imprese e all’ambiente: novità positive per gli agricoltori
È stato approvato dalla Comunità europea il Piano di Sviluppo Rurale della Regione Piemonte che rappresenta lo strumento operativo principale per sostenere lo sviluppo delle aziende agricole novaresi e che nel 2006, ultimo anno di applicazione del Piano precedente, ha consentito l’erogazione di interventi di parte pubblica per circa 6.500.000 euro.
Il nuovo Piano sarà operativo nei prossimi mesi quando saranno attivate a pieno regime le misure che consentiranno l’insediamento dei giovani agricoltori, il finanziamento degli investimenti aziendali e l’attivazione delle misure agroambientali. «Su queste ultime – dice l’assessore provinciale alle Politiche Agricole, Silvana Ferrara – sono state finanziate, grazie al ruolo propositivo dell’Assessorato Agricoltura, alcune azioni molto importanti per il mantenimento della biodiversità nelle risaie e il contenimento, senza l’uso di pesticidi, della popolazione di zanzare. Gli interventi in questione riguardano il mantenimento della sommersione del terreno su parte della risaia durante le asciutte e la riduzione programmata delle asciutte. Questi comportamenti virtuosi combinati tra loro consentiranno di mantenere ed accrescere i predatori di larve di zanzara senza danneggiare economicamente gli agricoltori che per il loro impegno riceveranno un premio che potrà arrivare fino a 100 euro per ettaro».
«Inoltre – aggiunge l’assessore è stata promossa da questo Assessorato e recepita dalla Commissione europea nel Piano di Sviluppo Rurale un’altra azione molto importante che riguarda direttamente il prodotto di un’industria novarese all’avanguardia, la Novamont, che crea plastiche biodegradabili e compostabili. Con i prossimi bandi le aziende agricole che usano queste plastiche a basso impatto ambientale aderendo ad alcune misure del Piano di Sviluppo Rurale (produzioni biologiche e integrate) riceveranno un premio di 120 euro per ettaro che andrà a compensare le differenze di costo tra le plastiche tradizionali e questi nuovi materiali. In questo campo l’Assessorato sta anche sviluppando con la Novamont un progetto di ricerca che permetterà in futuro ai nostri agricoltori di produrre localmente le materie prime necessarie alla realizzazione di bioplastiche, garantendo in questo modo uno sbocco alternativo di mercato».
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