Medici e infermieri in calo: la Lombardia fa i conti con la gobba pensionistica
La fotografia dell'ultimo rapporto di Agenas sul personale del servizio sanitario pubblico mette in evidenza il pericoloso calo che si registra in Lombardia: meno sanitari e più anziani. In aumento solo gli OSS
Il sistema sanitario italiano si trova ad affrontare una fase critica, segnata da un forte squilibrio tra il numero di medici e infermieri, dall’invecchiamento del personale e da un fabbisogno crescente di nuove leve che rischia di non essere soddisfatto nei tempi utili.
È quanto emerge dal rapporto 2023 dell’Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, che fotografa un sistema sotto pressione, con differenze marcate tra regioni e prospettive che sollevano più di un allarme per il futuro.
Nell’anno 2023, il personale dipendente del SSN ammontava a 701.170 unità. Si evidenzia un aumento di 51.647 unità rispetto al 2019 (pari al +7,95%), segnando un periodo di espansione che interrompe la fase di calo iniziato nel 2014. La forza lavoro è prevalentemente femminile (69% donne e 31% uomini).
Più medici della media UE, ma troppo anziani
L’Italia conta attualmente 5,35 medici ogni mille abitanti, un dato superiore alla media europea, che si attesta a 4,07. A fronte di questa abbondanza apparente, si evidenzia però un serio problema di invecchiamento: il 44% dei medici italiani ha più di 55 anni e il 21% ha già superato i 65. Si stima che circa 39.000 medici usciranno dal SSN per raggiunti limiti di età tra il 2026 e il 2038.
La cosiddetta “gobba pensionistica” è dietro l’angolo: il picco dei pensionamenti avverrà tra il 2029 e il 2033, una soglia che rischia di mettere in crisi i servizi se non sarà adeguatamente compensata.
Infermieri: carenza cronica e futuro a rischio
Diversa è la situazione per gli infermieri, dove l’Italia è invece sotto la media europea: 6,86 ogni mille abitanti contro gli 8,26 della media UE.
Il rapporto tra infermieri e medici è di 1,3, distante dalla soglia ottimale indicata dall’Ocse, che è di 2,1. Un dato che evidenzia una carenza strutturale e che rischia di peggiorare. Tra il 2026 e il 2035, infatti, si prevede il pensionamento di circa 78.000 infermieri, in un contesto in cui le nuove immatricolazioni calano e il numero di studenti che completa il percorso universitario si ferma al 71%.
Lombardia, meno infermieri e più anziani in corsia
In Lombardia, il quadro è in chiaroscuro. Se da un lato la regione presenta un rapporto infermieri/abitanti (5,41 ogni mille) superiore alla media nazionale, dall’altro ha registrato una perdita netta di personale. In dieci anni, tra il 2013 e il 2023, il sistema pubblico lombardo ha perso oltre mille infermieri, passando da 39.067 a 38.034. L’età media del personale infermieristico è alta, con una netta prevalenza nella fascia 50-54 anni. Nei prossimi dieci anni, quindi, la Lombardia dovrà fare i conti con una nuova e consistente ondata di uscite per pensionamento.
OSS in crescita, ma non bastano a colmare il vuoto
A fronte della contrazione degli infermieri, la Lombardia ha visto invece aumentare gli operatori socio-sanitari (OSS), passati da 7.345 nel 2013 a 11.548 nel 2023, con un incremento del 57%. Anche in questo caso, però, l’età media si alza e il 2035 segnerà il pensionamento di circa 28.000 OSS in tutta Italia. Senza una programmazione chiara, anche questa figura rischia di diventare insufficiente.
Medicina e specializzazioni: posti in aumento, ma borse vuote
La formazione universitaria prova a rispondere all’emergenza. Per Medicina, i posti disponibili sono più che raddoppiati in dieci anni, passando da circa 10.600 nell’anno accademico 2014/2015 a 24.026 per il 2025/2026. Negli ultimi cinque anni sono stati quasi 50.000 i nuovi laureati in medicina, un flusso che però deve fare i conti con il cosiddetto “imbuto formativo” delle specializzazioni. Nonostante l’aumento delle borse, sono ancora molte quelle non assegnate, soprattutto in discipline cruciali come medicina d’urgenza, microbiologia, anestesia e radioterapia. Le stime prevedono che entro il 2029 saranno circa 42.000 i medici specialisti che entreranno nel SSN.
Medici di base: meno professionisti, più assistiti
Particolare attenzione merita anche la medicina di base, in costante contrazione. Tra il 2013 e il 2023 il numero dei medici di medicina generale in Italia è calato di oltre 7.200 unità, passando da 45.203 a 37.983.
In Lombardia, il rapporto tra MMG e popolazione è tra i più bassi del paese, con appena 0,62 medici ogni mille abitanti. Secondo Agenas, entro il 2035 andranno in pensione più di 20.000 medici di medicina generale, circa 1.700 l’anno. Un ritmo che, se non accompagnato da un piano straordinario di formazione e assunzioni, rischia di lasciare migliaia di cittadini senza un medico di riferimento. Già oggi il rapporto tra cittadini assistibili e MMG è in aumento in tutte le regioni a causa della diminuzione del numero di medici.
Anche i Pediatri di Libera Scelta (PLS) sono diminuiti di 999 unità nello stesso periodo.
Formazione infermieristica: troppi posti, poche domande
Anche sul fronte infermieristico, le difficoltà non mancano. Nonostante l’aumento dei posti a bando, il numero di domande ha pareggiato per la prima volta quello dei posti disponibili, con segnali di calo soprattutto al Centro-Nord. Le proiezioni più ottimistiche parlano di 86.000 nuovi laureati entro il 2029, ma applicando un tasso di successo più realistico, la stima scende a circa 73.000. Un numero insufficiente a compensare i pensionamenti attesi, senza un deciso cambio di rotta sul fronte della valorizzazione della professione.
I numeri della Lombardia
La Lombardia, dunque, presenta andamenti specifici per le diverse figure professionali, in alcuni casi in controtendenza rispetto alla crescita nazionale, in particolare per gli infermieri.
Medici nel SSN
È la regione con il più alto numero assoluto di medici nel SSN, pur avendo un tasso per abitante inferiore alla media nazionale.
• Numero di Medici (2023): 15.279 unità.
• Andamento (2019-2023): Si è registrato un incremento del personale medico del +2,75% (da 14.870 a 15.279).
• Tasso per 1.000 abitanti: Nel 2023, la Lombardia aveva 1,53 medici del SSN ogni 1.000 abitanti. Questo valore è tra i più bassi d’Italia, che ha un tasso medio di 1,86.
Infermieri nel SSN
A differenza dell’andamento nazionale in crescita (+3,30% totale), la Lombardia ha registrato una flessione nel numero di infermieri.
• Numero di Infermieri (2023): 38.034 unità.
• Andamento (2019-2023): Si è registrata una riduzione del -2,88% (da 39.161 a 38.034). La Lombardia è menzionata tra le regioni dove si è verificata una riduzione degli infermieri presenti.
Operatori Socio Sanitari (OSS) nel SSN
Gli OSS hanno visto un aumento significativo in Lombardia, in linea con l’andamento esponenziale riscontrato in molte regioni.
• Numero di OSS (2023): 11.548 unità.
• Andamento (2019-2023): Aumento del +30,19% (da 8.870 a 11.548).
Medici di Medicina Generale (MMG)
In Lombardia, il rapporto tra MMG e popolazione assistita è diminuito, riflettendo la carenza a livello nazionale.
• Rapporto MMG/1.000 abitanti (2023): 0,62 (in calo rispetto a 0,72 nel 2019).
• Rapporto PLS/1.000 abitanti (2023): 0,68.
• Ruolo Unico di Assistenza Primaria (2023): 5.562 medici a ciclo di scelta (0,66/1.000 ab) e 1.738 medici ad attività oraria (0,21/1.000 ab).
Una programmazione in ritardo: servono scelte politiche urgenti
Il rapporto Agenas evidenzia la necessità di una programmazione efficace e lungimirante, capace di tenere insieme fabbisogni reali, capacità formative e sostenibilità del sistema. La crisi demografica, la carenza di attrattività di alcune professioni e la disparità territoriale nell’allocazione delle risorse rendono urgente un intervento strutturale. Il tempo per rimediare c’è, ma non è molto.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
GrandeFratello su Massimo Da Rin a 360 gradi: "Serve più cinismo sotto porta e con l'uomo in più. Lavoriamo su tanti aspetti per migliorare"
principe.rosso su L’estrema destra in piazza a Gallarate contro l’immigrazione: “Gallarate è nostra e ci appartiene”
Felice su Urbanistica e PGT, nuovo scontro tra Police e la Maggioranza sul nuovo supermercato a Cassano Magnago
Emilio Corrao su Balli e abbracci: il flash mob di Cocquio Trevisago per dire “no“ alla violenza di genere
principe.rosso su Gallarate "capitale" della remigrazione: il comitato di estrema destra annuncia un presidio in città
Felice su Vandalizzate le lucine di Natale al Sacro Monte di Varese






Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.