Premio Anemos 2025 a Gallarate, riconoscimenti anche a Lavinia Limido e Amalia Ercoli Finzi

Sono alcune delle figure che verranno insignite dal Premio che valorizza impegno e storie contro la violenza in tutte le sue forme

Premio Anemos Gallarate

Il Premio Anemos torna anche nel 2025 per la sua quarta edizione, confermandosi come un riconoscimento nazionale dedicato a chi, con il proprio lavoro e il proprio impegno civile, contribuisce alla prevenzione e al contrasto di ogni forma di violenza. Nato per volontà dell’associazione Anemos Italia Aps, il premio è divenuto nel tempo un punto di riferimento per la sensibilizzazione culturale e sociale su temi fondamentali come la parità, il rispetto e la tutela della persona.

Negli anni, il riconoscimento ha coinvolto figure del mondo dell’educazione, della sanità, delle forze dell’ordine, del giornalismo e del volontariato, costruendo una rete di esperienze e testimonianze accomunate dall’obiettivo di promuovere una cultura della non violenza.

La cerimonia del Premio Anemos 2025 si terrà sabato 15 novembre alle ore 17.00 al Teatro Condominio Vittorio Gassman di Gallarate (via Teatro 5), con il patrocinio di Regione Lombardia, Provincia di Varese e Città di Gallarate.

L’impegno per il cambiamento culturale

«In questa edizione saranno premiati professionisti che tutti i giorni lottano per un cambio culturale, per la non violenza — spiega la presidente di Anemos Italia Aps, Anna Marsella —. Dalla prevenzione della violenza di genere, al contrasto del bullismo e del cyberbullismo, fino alla violenza contro le persone LGBTQ+».

Attraverso il premio, l’associazione intende non solo valorizzare l’impegno di chi opera quotidianamente in questi ambiti, ma anche stimolare una riflessione collettiva sulla necessità di un profondo mutamento culturale, capace di superare stereotipi, discriminazioni e comportamenti violenti.

Condurranno l’evento Antonio Franzi e Stefania Cipolat, mentre la serata sarà arricchita da momenti artistici curati da numerosi interpreti del territorio: la violinista Natalia Carpenko, il cantautore Gervasio Provenzano, la cantante Francesca Parrotta, l’attrice Michela Prando, la cooperativa sociale Magari Domani Onlus, la scuola di danza A.T.D. – A Tutta Danza, l’Ensemble di Violini “Nil&ReSol” del Liceo Musicale “Giuseppe Verdi” di Milano, Fresnay’s Dance, Danza 360 e il laboratorio teatrale Voce ai Silenzi.

«Anemos non è solo una serie di premi che vengono consegnati uno in fila all’altro, ma comprender anche tanti linguaggi diversi, tra canto, danza, teatro» continua Marsella. «Un evento intriso di messaggi positivi e nel senso della nonviolenza».

Per l’impegno contro violenza di genere saranno insignite del premio Giorgia ButeraGemma GualdiPaola BiavaschiIrene Vella. Contro il bullismo premio a Marco FerraraMirco CazzatoLuca Nardi. Contro la discriminazione di genere Leila Pereira DaianisLuisa Rizzitelli. Riconoscimento anche alle associazioni Lampi BluSi-CuraEva OnlusSu la testa e Cuore Pieno. Premio “alla carriera” Eccellenza donna per Amalia Ercoli Finzi, “la signora delle stelle”.
Benemerenze invece a una serie di persone che hanno condiviso la loro storia di violenza: Alessandra VerniAnna ColellaOleksandr MalaikoCinzia ZumiaLavinia LimidoVincenzo VetereAntonia Monopoli e infine la famiglia Calderoni.

Un riconoscimento per chi costruisce ponti di rispetto

Il Premio Anemos 2025 rappresenta così un’occasione per celebrare il lavoro di chi, con competenza e dedizione, costruisce ogni giorno ponti di dialogo, rispetto e solidarietà. In un tempo in cui la violenza assume forme sempre più sottili e pervasive, il riconoscimento vuole essere un segnale concreto di gratitudine e di speranza verso una società più consapevole, giusta e inclusiva.

Per questo il Premio ha il sostegno importante di Regione Lombardia e Comune di Gallarate, rappresentati alla conferenza stampa di presentazione dell’assessora regionale alla Cultura Francesca Caruso (particolarmente attenta al tema della violenza contro le donne) e dalle assessore comunali Chiara Allai e Claudia Mazzetti.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 05 Novembre 2025
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