Interramento e stazione, Frigoli: «Basta raccontare favole ai cittadini»
L'ex sindaco, piccato per un articolo apparso sul giornale del Comune, scrive al primo cittadino Farisoglio chiedendo più chiarezza e meno propaganda
A Castellanza riprende inesausta la discussione sul tema della stazione (foto), destinata ad andarsene dal centro città alla conclusione dei lavori per l’interramento, nel 2008, per trasferirsi all’incrocio Fs-Fnm in territorio bustese. Lo scaricabarile continua: di fronte a una situazione
molto più grande della dimensione comunale, con soggetti
importanti e cifre da far girare la testa, a Castellanza si cerca
ancora di trovare un colpevole su cui far ricadere la responsabilità
della prossima perdita di una stazione ferroviaria per gran parte
della città. Perchè l’interramento delle Nord tutti lo hanno voluto, ma la perdita della stazione "deve", politicamente, avere il suo capro espiatorio.
Oggi è Livio Frigoli, ex sindaco di lungo corso (1995-2004) e protagonista dell’avvio dell’interramento ai tempi del primo governo Prodi, a prendere carta e penna per scrivere all’attuale primo inquilino di Palazzo Brambilla, Fabrizio Farisoglio, nella sua qualità di direttore di "Castellanza Viva", il giornale comunale. Frigoli ha il dente avvelenato, e molti sassolini da togliersi dalle scarpe dopo l’uscita del numero natalizio di "Castellanza Viva", che recava un articolo a firma di Antonio Tellarini, suo antico rivale, proprio in tema di stazione.
«Illusioni» paragonabili a quella di Babbo Natale sono per l’ex sindaco le cartoline per chiedere lo spostamento della stazione FNM che nel corso delle ultime settimane Farisoglio ha raccolto. «Non mi
stupisce che alcuni le abbiano dato credito» scrive. «Quel loro atteggiamento
è perfettamente coerente con una ormai consolidata tradizione
locale, quella secondo cui l’interramento della ferrovia è
stato ottenuto grazie alle firme raccolte dal Comitato per
l’interramento (…). E lei?
Crede anche lei a questa bella favola? Davvero è convinto che
con qualche firma su una cartolina – nemmeno recapitata ai
destinatari – si possano ottenere nuove opere di quella portata?» scrive Frigoli, commentando che, come per i bambini e la storia di Babbo Natale, è il momento di raccontare ai castellanzesi la prosaica verità.
La replica, spietata, di Frigoli all’articolo di Tellarini ricorda episodi di qualche anno fa in cui sarebbe stato Tellarini medesimo ad approvare caldamente lo spostamento della stazione; da qui la richiesta a Farisoglio di "mettere una pezza" a quanto apparso sul foglio del Comune. Di fronte alle argomentazioni "a spanne" (ipse dixit) di Tellarini, Frigoli ricorda che i lavori sono già troppo avanti perchè qualsivoglia intervento di rilievo possa essere compiuto senza andare a sconvolgere quelli già effettuati, con imprevedibili aumenti di tempi e costi.
Il tutto mentre il famigerato passaggio a livello sulla statale del Sempione (!) è ancora lì e ci resterà fino al 2008, salvo sorprese.
Ma Frigoli ne ha anche per la Regione, ricordando come in
occasione della cerimonia per il completamento del secondo tunnel sotto l’Olona, «il
vice di Formigoni, Raffaele Cattaneo, venne a Castellanza per
prendersi un po’ di applausi dimenticandosi stranamente di dire che
quella bazzecola dei 240 miliardi (in vecchie lire, ndr…) per l’interramento erano venuti
dal primo governo Prodi, ma ricordando perfettamente il ruolo
decisivo e miracoloso avuto dalle cartoline mai consegnate….» In
quella sede Cattaneo avrebbe assicurato che lo studio di fattibilità
commissionato dalla Regione era “in dirittura d’arrivo”, ma ancora non ve n’è notizia – e questo sul giornale comunale non si legge, insiste Frigoli, chiedendo al sindaco-direttore Farisoglio una risposta sollecita e soprattutto di dire le cose come stanno.
«Se davvero tutto va bene, se il sig.
Tellarini anche questa volta ha davvero in tasca la soluzione ad ogni
problema, se la Regione è “come sempre” insieme a noi, se
insomma i cattivi sono finalmente all’opposizione, se addirittura
all’opposizione c’è chi si fa paladino della “campagna
delle cartoline”, chi e cos’altro potranno mai impedire lo
spostamento della stazione?» infierisce l’ex primo cittadino.
Frigoli chiude con un vademecum per Farisoglio: conta ora che l’amministrazione faccia
rispettare gli impegni presi da FNM, Stato e Regione per la cessione
del sedime ferroviario al Comune, a scanso di sorprese, e sfrutti lo spostamento della stazione per imporre a Regione, Provincia e Comune di Busto Arsizio l’istituzione
di un trasporto urbano efficace. Servirà inoltre lavorare
(e molto) per fare delle nuova stazione una vera stazione di interscambio
FS/FNM; chiedere
l’incremento di fermate del Malpensa Express; infine, aprire una nuova strada di collegamento fra l’attuale
stazione e via don Minzoni (parallela a Via Pomini) per favorire l’accesso verso la nuova stazione.
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