Abusi sui minori: andare oltre lo stereotipo della normalità

Con il convegno "Ladri di angeli", previsto per sabato 10 marzo al salone Estense, si approfondisce per la prima volta un problema più esteso di quanto ci si aspetti

Anche in una città "normale" come Varese, è giusto avere il coraggio di affrontare quello che viene sempre considerato giustamente come un orrendo delitto, ma ingiustamente come qualcosa che non può avvenire all’interno della città, come qualcosa che non può appartenere al DNA dei varesini. Troppa cronaca recente impone di non dare nulla per scontato, e anche nella "tranquilla" città dei fiori ci sono fior di esperti in grado di parlare con cognizione di causa, ed esperienza, del problema.

"Ladri di Angeli: quale futuro dopo la violenza" è l’incontro, organizzato dagli assessorati ai servizi sociali, educativi e ricreativi del comune di Varese in collaborazione con l’associazione psicologi e psicoterapeuti della provincia di Varese, che per la prima volta in forma pubblica vuole affrontare, partendo dal "cosa fare" con un minore dopo un abuso sessuale, tutto un universo di violenze private di cui l’abuso sessuale rappresenta la punta dell’iceberg. "I bambini violati non solo in modo indiretto, ma anche in modo subliminale e indiretto, saranno portati tendenzialmente a riprodurre e riproporre i loro vissuti in maniera coattiva sugli altri" recita il comunicato – appello del convegno "da questi presupposti emerge la necessità di superare una generica quanto risaputa presa d’atto del problema per arrivare ad un impegno morale e civile che ci dovrebbe vedere schierati in prima linea sul fronte attivo di coloro che responsabilmente affrontano una piaga che dilaga ogni giorno a dismisura".

Un convegno che non intende"inventare una ricetta per compensare falsi sensi di colpa" ma serve ad accettare una realtà che diventi "trampolino di lancio propulsivo per proporre una modalità di vita meno cruda e violenta".

Ma cos’è una vita "meno cruda e violenta"? c’entra la televisione, l’ambiente, il linguaggio che si usa? Ne sono esenti larghe fasce o sono coinvolti tutti? Su queste domande, e altre ancora, si interrogheranno gli esperti convocati per sabato mattina. 

Coordinati da Alessandro Vitelmi, direttore di dipartimento dell’Asl della provincia di Varese, e presentati dal sindaco di Varese Aldo Fumagalli, si susseguiranno Paolo Soru, psicoterapeuta varesino e presidente dell’associazione psicologi e terapeuti di Varese, l’avvocato Giancarlo Beraldo che affronterà il problema della testimonianza in caso di abusi, Marco Masoni psicoterapeuta ed ex psicologo del "Beccaria" di Milano, Maria Ida Picchioni, psicologa e segretaria dell’associazione varesina, Anna Maria Bottelli, pediatra e assessore ai servizi sociali di Varese, Liviana Marelli, presidentessa della comunità terapeutica specializzata nel recupero dei minori "la Grande Casa" che ha sede a Milano ma dieci comunità sparse per il nord Italia, Marcello Cesa Bianchi direttore dell’istituto di psicologia medica dell’università statale di Milano, Luisella de Cataldo, avvocato psicologa e presidente dell’associazione italiana psicologia giuridica e Agostino Abate, magistrati al tribunale di Varese, che parlerà di "complicità e profitto nei reati di abuso sessuale".

"Ladri di Angeli – Quale futuro dopo la violenza?"
Varese, 10 marzo 2001
ore 8,45
Salone Estense
Palazzo del Comune
via Sacco, 3

 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 07 Marzo 2001
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