«Tessile, l’accordo sulla cassa integrazione è opportunità di rilancio»

La posizione dell'Associazione Artigiani della provincia di Varese sulla crisi del settore

Un accordo come opportunità di breve periodo per il rilancio e la riorganizzazione del settore tessile: anche, ma non solo, attraverso la richiesta di cassa integrazione straordinaria per il comparto. Con l’accordo, sostenuto e siglato pochi giorni fa dall’Associazione Artigiani della Provincia di Varese – Confartigianato, verrà definito a breve un documento di accompagnamento in grado di accelerare le procedure affinché il Ministero del Welfare autorizzi il finanziamento attraverso il quale dare il via alla cassa integrazione. Una concessione di carattere straordinario della quale speriamo potranno godere le imprese della nostra provincia come già accade, a livello nazionale in altri, ma pochi, casi analoghi.

L’accordo costituisce un momento importante di sostegno e di salvaguardia delle professionalità dei lavoratori del settore, finora prive della copertura degli ammortizzatori sociali riservati alla grande impresa. Ma è soprattutto un’occasione attraverso la quale sostenere processi di trasformazione del settore tessile che portino allo sviluppo delle imprese ed al sostegno della loro competitività.

«Ora – aggiunge Marino Bergamaschi, direttore generale della Associazione Artigiani –siamo coscienti del fatto che attraverso tale accordo sarà difficile risolvere i problemi che attanagliano il settore, ma nello stesso tempo ritengo sia necessario proseguire mediante questa forte sinergia tra gli attori del nostro territorio, affinché a livello nazionale ed europeo si attuino tutti quegli interventi che possano effettivamente aiutare le imprese del tessile ad affrontare le sfide dei mercati. Da tempo le nostre richieste puntano ad attuare provvedimenti a difesa di un commercio che sia libero ma leale. In particolare riteniamo siano necessari: l’obbligatorietà della marcatura di origine e la completa e totale difesa dei prodotti “Made in Varese” e “Made in Italy”; la tracciabilità del prodotto attraverso la costituzione di laboratori posti all’hub di Malpensa per verificare che i prodotti in ingresso rispettino alcuni vincoli normativi europei per tutelare produttori e consumatori; un forte e reale contrasto all’importazione illegale ed alla contraffazione; la concreta possibilità di attivare clausole di salvaguardia; l’attuazione di un serio sistema di monitoraggio statistico che permetterà di prevenire invasioni da paesi terzi ed effetti distorsivi grazie all’introduzione di misure antidumping e antisovvenzione».

Bergamaschi, infine, rilancia: «Occorre riflettere seriamente sulle modalità di erogazione di contributi da parte della Regione, dello Stato e della Comunità Europea: infatti è difficile, anche moralmente, giustificare il fatto che le imprese pronte a delocalizzare in toto la propria produzione in Paesi Terzi possano godere di tali benefici e agevolazioni».

Tutti gli eventi

di dicembre  a Materia

Via Confalonieri, 5 - Castronno

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 15 Febbraio 2005
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.