Finanziamento di 60mila euro per il progetto “Sparsi…per la città”
Lo stanziamento deliberato dal consiglio di amministrazione della Fondazione Cariplo
Il consiglio di amministrazione della Fondazione Cariplo ha deliberato di concedere al Comune di Varese un contributo di 60mila euro per il progetto "Sparsi…Per la città" (Sostegno a percorsi di autonomia in una rete sociale integrata). "Tale decisione – spiega la Fondazione Cariplo in una lettera indirizzata al sindaco Aldo Fumagalli – è stata assunta dalla Fondazione in seguito all’applicazione di una procedura di valutazione comparativa di tutte le richieste di contributo presentate nell’ambito del Programma "Sostenere gli adulti in situazione di fragilità e a rischio di esclusione sociale", facente parte dei programmi prioritari di intervento per l’anno 2003". Con il progetto "Sparsi….Per la città" si intende promuovere a Varese l’attivazione di percorsi di accompagnamento all’inserimento sociale a favore di persone adulte disoccupate da lungo periodo che vedono fortemente compromesso, per queste loro particolari situazioni, qualsiasi percorso di inclusione sociale. All’interno di questo gruppo un target minore privilegiato sarà quello dei detenuti dei Miogni, dei detenuti in misura alternativa e degli ex detenuti. Questi gli obiettivi che il progetto persegue: attivare percorsi di inserimento lavorativo, incrementando le opportunità offerte; – sostenere l’accesso ad una casa autonoma; offrire l’opportunità di un alloggio per situazioni di emergenza, sia implementando l’offerta, già attiva dal 2000, con un aumento di 20 posti letto disponibili, sia ampliando il target dei beneficiari (grazie alla sottoscrizione del protocollo di intesa tra il Comune di Varese, la Casa circondariale dei Miogni, il Centro sociale adulti del Ministero della Giustizia, l’Associazione assistenti carcerari Caritas). E poi ancora favorire una maggior informazione delle risorse lavorative presenti sul territorio attraverso occasioni di orientamento di gruppo (all’interno della casa circondariale e in alcune situazioni all’interno del Centro di emergenza; aumentare la consapevolezza delle proprie competenze in ambito lavorativo attraverso occasioni di orientamento individuale (all’interno della Casa circondariale e in alcune situazioni all’interno del Centro di emergenza) e sperimentare un percorso di reinserimento con interventi educativi e di orientamento integrati. |
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