Sel critica il patto Pd-Ncd e si riserva il voto
Una lunga nota delle segreteria provinciale che sembra aprire una fase di conflittualità con il Pd
Riceviamo e pubblichiamo
Sinistra Ecologia Libertà ha sostenuto lealmente il tentativo di voltare pagina in Provincia sottolineando ripetutamente la centralità del centrosinistra e l’esigenza di produrre una forte discontinuità con il passato. Prima di indicare un nostro candidato nella lista “Civici e democratici” abbiamo chiesto al PD di smentire le voci insistenti che collegano il sostegno della seconda lista al candidato Presidente ad un patto PD-NCD. La nostra contrarietà ad accordi con NCD o qualsiasi altra forza che aveva avuto corresponsabilità nei governi locali a guida leghista, era stata ripetuta chiaramente in ogni occasione . A metà settembre il PD ha pubblicamente smentito l’esistenza di un tale accordo, salvo poi ritrovarsi – nell’ormai famoso foto di gruppo – da “vincitori” con il ciellino Raffaele Cattaneo, leader di NCD.
Ad ulteriore conferma dell’esistenza di un accordo preelettorale viene ora – nella prima seduta del Consiglio provinciale – la nomina di Giorgio Ginelli a vicepresidente. A questo punto è più che lecito ritenere che qualcuno ha giocato la partita a carte coperte compromettendo in tal modo il valore stesso dell’esito del voto. Sinistra Ecologia Libertà ha tentato in ogni modo di evitare tale esito e le conseguenti fratture, invitando, il PD in primo luogo, a non trincerarsi dietro l’ipocrita formula della presunta neutralità degli amministratori o della presunta insignificanza politica della scelta. Per capirne il senso sarebbe sufficiente leggere le dichiarazioni degli stessi esponenti del NCD. Per noi di SEL assume comunque un segno politico inequivocabile incompatibile con le ragioni che avevano portato SEL all’accordo.
Sinistra Ecologia Libertà ha insistito affinché la questione degli assetti venisse correttamente posticipata all’approvazione dello Statuto e alla definizione dei compiti e delle funzioni del nuovo ente concetrandosi, nel frattempo, all’accertamento dello stato di salute dei conti ricevuti in eredità e alla verifica delle risorse finanziarie disponibili in modo da ridefinire concretamente l’ordine delle priorità e la qualità del programma di governo. Le eventuali emergenze o il supporto al lavoro del Presidente potevano essere affrontati con incarichi limitati alla fase di transizione. Invece si è voluto procedere forzando la mano invocando le prerogative attribuite dalla legge di riforma al Presidente. Ma se a Villa Recalcati si può affermare che è sbocciata la primavera anche noi – viste le premesse – possiamo altrettanto liberamente sostenere che il cambio di stagione appare purtroppo ancora lontano. Sarà Alberto Tognola, consigliere eletto grazie anche al voto di amministratori non appartenenti a SEL, ma che con noi hanno condiviso la scelta, a decidere insieme ai suoi sostenitori le modalità per proseguire in modo coerente e trasparente nell’impegno assunto, anche ricercando nuovi apporti e contributi. Come abbiamo fatto finora.
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