Rautins e Deane dispensano gran basket
I due esterni per larghi tratti marchiano la partita. Varese scopre Okoye, e trova un Robinson troppo testardo
RAUTINS 7,5 – Sei canestri su otto tentativi dall’arco dei tre punti: sarà pure uno specialista ma i numeri incoronano il suo ruolo. Continuo nell’arco del match, è anche uno di quelli che si risvegliano dopo che Varese ha dilapidato il vantaggio. E onestamente, lo avremmo cercato di più nel finale quando invece la Openjobmetis è andata sempre sotto canestro.
DANIEL 6,5 – Maledetti tiri liberi: gli errori – quattro – dalla lunetta non cancellano una prova di grande spessore (17 punti, 9 rimbalzi, spina costante nel fianco dei lunghi veneziani) ma pesano come macigni al termine di un match concluso al fotofinish. Anche se, tutto sommato, i due più cruciali (con l’Umana avanti di 2 a 20” dalla fine), li imbuca. E arriva alla fine con 36 minuti sul groppone.
ROBINSON 5 – Finché può buttarsi dentro a testa bassa fa crescere il proprio tabellino e quello della squadra (pure con un paio di magie da applausi). Però, al netto dei falli che lo limitano tantissimo, non ha la lucidità per guidare i compagni quando il tasso di tensione sul parquet si impenna.
DIAWARA 6 – Recalcati lo conosce come un figlio, gli appiccica addosso Viggiano che gli rende qualche chilo ma può reggere l’urto, e sceglie spesso di mandare un altro uomo a raddoppiarlo. Per Kuba non segnare dev’essere una sofferenza, ma il francese è spesso bravo a riaprire il gioco per le fiondate dei compagni. Può diventare il re del match con quella fiammata nel terzo periodo, ma poi non riesce a ripetersi e, anzi, forza troppo.
OKOYE 7 – L’oggetto misterioso ora lo è un po’ meno: certo, non è un mostro di tattica, vaga talvolta a vuoto in difesa (ma i compagni non sono da meno) però in attacco dimostra di conoscere più di un modo per fare canestro. 14 punti, 9 rimbalzi (il migliore) pure con qualche magata: il quintetto gli mette le ali.
DEANE 7 – Il sospetto che chiuda in debito d’ossigeno è lecito e comprensibile per uno che non è un ragazzino e ha un fisico che a furia di contatti perde qualche colpo. Però a tratti regala un basket fatto di magie, sia quando deve fare canestro sia quando è chiamato a far girare i compagni. Gli manca un centesimo per fare il milione.
CALLAHAN 6 – Torna in campo dopo due settimane di stop e, al netto di una schiacciata fallita che vanifica una magia di Deane, dà un bel contributo soprattutto a rimbalzo visto che non se ne fa scappare uno. Poi il Poz lo lascia a guardare e forse se ne pente un po’.
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