I parlamenti regionali firmano il “Manifesto di Milano”
Il primo Forum mondiale dei parlamenti regionali si chiude con l’approvazione e la firma del documento che chiede una vera democrazia globale
Il primo Forum mondiale delle assemblee legislative regionali e sub-nazionali ha il suo documento ufficiale. Alla fine dei lavori i parlamenti locali hanno approvato e firmato il “Manifesto per una vera democrazia globale”. Una carta che riconosce il ruolo dei parlamenti regionali e detta le linee guida per una politica condivisa, con l’obiettivo di promuovere azioni per una democrazia più vicina al territorio e ai cittadini. La forma originale del manifesto è stato arricchita grazie al contributo dei parlamenti regionali.
I rappresentanti, divisi in tavoli di lavoro, hanno elaborato delle proposte per integrare il documento promosso dalla Calre su 8 argomenti: Competitività e nuovi paradigmi di crescita; Nutrire il pianeta, Energia per la vita; Regional Welfare: diritti sociali, immigrazione e opportunità istituzionali; Sviluppo sostenibile e territori; Multilevel government ed esigenza di partnership; Politiche di bilancio e politiche finanziarie; Policy making e policy assesssment; Valore della norma: sussidiarietà e diritti
“I contenuti del Manifesto devono rappresentare l’eredità di questo incontro -commenta il presidente del consiglio regionale della Lombardia e della Calre, Raffaele Cattaneo – i principi del Forum non devono essere cristallizzati, ma raccolti per proseguire il lavoro inaugurato con questo appuntamento”.
Alcune associazioni non hanno firmato il manifesto per problemi statutari, ma lo faranno non appena sarà completato l’iter previsto dalla loro legislazione. Oltre alla Calre (Conferenza dei presidenti delle assemblee regionali europee), hanno firmato la Jlc-Giappone, la Pcl-Filippine, la Tcf-Taiwan, la Unale-Brasile, l’assemblea nazionale del Quebec, l’Aebr (Associazione delle regioni europee di confine), la Cplre paneuropea (Congresso dei poteri locali e regionali), il parlamento delle Isole Azzorre, il parlamento delle Isole Canarie, il parlamento delle Isole Baleari, l’assemblea del Tirolo, l’assemblea del Baden-Wurttemberg, il parlamento dell’Amazzonia e l’assemblea del Friuli Venezia-Giulia.
“Sono stati due giorni di intenso lavoro, di riflessioni comuni che abbiamo raccolto nel manifesto conclusivo – dice Cattaneo – i parlamenti regionali in tutto il mondo hanno una funzione fondamentale: tenere la legge vicina ai cittadini. Senza il livello regionale legislativo c’è il rischio che la democrazia si allontani dal territorio e dai cittadini. E’ un rischio che vogliamo contrastare. I parlamenti regionali non devono sostituirsi a quelli degli organismi sovranazionale. Serve una governance multilivello, una sinfonia di poteri. Non c’è democrazia se devolviamo la rappresentanza a un solo livello globale. Oggi nasce una rete per tenere insieme i parlamenti regionali di tutto il mondo e le associazioni che li raccolgono”.
Il manifesto prevede una prima parte che indica i principi nei quali si riconoscono tutte le regioni: centralità dell’individuo, principio di sussidiarietà e di governance multilivello, valore di democrazia nella forma parlamentare. Nella seconda parte si sviluppano gli 8 punti a cui hanno lavorato i rappresentanti nelle sessioni specifiche.
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