Colombo: “Sono l’unico responsabile di questa sconfitta”
Il tecnico della Pro Patria non si spiega il ko 3-2 contro il Pavia, ma si prende tutte le colpe di questa situazione

Soddisfatto il mister del Pavia Marco Veronese, che fa i complimenti alla forza di volontà dei suoi calciatori: «Sono contento per la reazione di carattere e perché i ragazzi se lo meritavano. Per tutta la settimana ho ripetuto loro che avevano la possibilità di fare di più. Sinceramente dopo il 2-0 non ci credevo neanche io, poi mi sono girato verso la panchina e ho capito che non ci eravamo abbattuti e dopo il primo gol ci siamo svegliati e siamo riusciti a conquistare la vittoria. Checchi, autore del secondo gol, era mio nella Berretti fino a qualche settimana fa ed è uno che ci può stare in questa categoria e spero possa fare una bella carriera. Per quanto mi riguarda sono un allenatore con il disco orario sulla schiena: finché la società mi dice di andare avanti, lo faccio, poi saranno loro a fare le proprie considerazioni».
Dario Polverini stava festeggiando al meglio la centesima presenza con il gol, ma alla fine il rammarico è tanto, come spiega lui stesso: «Pazzesco. Sembrava davvero la domenica dei sogni. A fine primo tempo ho pensato che le favole esistono davvero, ma a fine gara ci siamo ritrovati con un pugno di mosche in mano. È assurdo perdere una partita del genere. Non credo che il mio infortunio abbia creato problemi al reparto difensivo. Faccio fatica anche io ora a spiegarmi una prestazione del genere. Di tutte le partite che ho giocato alla Pro Patria, questa è la peggiore in assoluto. È successo qualcosa che non sta né il cielo, né in terra, ci ritroviamo a commentare una sconfitta incredibile. La maglietta che ho mostrato dopo il gol è dedicata a Ginevra, la mia nipotina che ieri ha compiuto un anno. Per me è un onore e un traguardo fare le cento partite e spero ce ne siano anche tante altre. Dopo il gol era per me il momento più felice e invece a fine partita si è trasformato in quello più brutto. Ora guardiamo avanti, andiamo in casa del Sud Tirol sapendo che dobbiamo vincere e fare un girone di ritorno di altra pasta. Sono dispiaciuto per i tifosi anche perché quest’anno ci hanno visto vincere una sola volta in casa. Riguardo al mercato posso solo dire che a Busto Arsizio sto benissimo e per andare in un’altra squadra di serie C non ci penso neanche. Arrivasse da un campionato superiore ci penserei».
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