Sfratto al Mottarone, piste chiuse dopo 4 giorni di sci

Alla base del provvedimento di chiusura c'è una guerra a colpi di carte bollate tra la proprietà della montagna e la società di gestione degli impianti che riguarda il pagamento del canone

Impianto chiuso e piste ferme per sfratto. Al Mottarone la stagione sciistica è durata meno di 4 giorni, poi sono arrivato i carabinieri e gli sciatori hanno dovuto deporre gli sci (come ci racconta anche il nostro lettore arrivato sulle piste per approfittare dell’apertura gratuita e promozionale di martedì’ 3 dicembre).
Alla base del provvedimento di chiusura c’è una guerra a colpi di carte bollate tra la proprietà della montagna e la società di gestione degli impianti che riguarda il pagamento del canone.

Sta di fatto che gli impianti sono attualmente posti sotto sequestro e le istituzioni si stanno movimentando per sbloccare la situazione, visto anche l’enorme indotto che la stagione sciistica smuove ogni anno. Al Corriere della Sera il sindaco di Stresa Canio Di Milia dichiara che sta già preparando i provvedimenti:

«Bisogna salvare la stagione e i posti di lavoro». Il provvedimento lo sta mettendo a punto in queste ore. «In tempi rapidissimi intendiamo convalidare l’iter che rende efficace la servitù pubblica». Significa che entro il fine settimana il primo cittadino e i suoi uomini hanno intenzione di salire in cima al Mottarone, «acquisire» le terre dei Borromeo e dare al concessionario la possibilità di far ripartire gli impianti.

E con la neve morbida e il sole di questi giorni c’è solo da sperare che si arrivi al più presto ad una soluzione per far ripartire gli impanti.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 04 Dicembre 2013
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