Non è vero che i giovani sono sdraiati. Parola di Sodalitas
Sono ex manager, ingegneri, economisti, bancari di alto livello che impegnano gratuitamente il tempo “liberato” dalla pensione per promuovere la cultura d’impresa rivolta al sociale

Sono ex manager, ingegneri, economisti, bancari di alto livello che impegnano gratuitamente il tempo “liberato” dalla pensione nella fondazione Sodalitas, un’organizzazione il cui scopo è promuovere la cultura d’impresa rivolta al sociale. I progetti vanno dalla formazione nelle scuole allo sviluppo dell’imprenditorialità giovanile, dalla promozione della responsabilità sociale d’impresa alla diffusione della cultura manageriale nel mondo non profit.
La sezione di Varese, costituita nel 2003, può contare su 25 soci e 16 progetti aperti nel 2015 che coinvolgono circa 30 partners tra cooperative sociali di tipo A e B, enti pubblici, università, scuole e associazioni. Si potrebbe definire un cluster della solidarietà che a sua volta si collega ad una rete nazionale visto che Sodalitas è presente in quasi tutte le regioni italiane.
«La maggior parte dei nostri volontari – spiega Carlo Manzoni, il referente della sezione varesina – sono impegnati nei progetti nelle scuole superiori dove portiamo ai ragazzi la nostra esperienza, spiegando cosa li aspetta nel mondo del lavoro e fornendo gli strumenti necessari per affrontarlo».
Uno di questi traghettatori generazionali è Natale Guffanti, ingegnere che ha vissuto la sua vita professionale nella culla dell’elettrodomestico nostrano, prima con Borghi, poi con gli olandesi della Philips e infine con gli americani di Whirlpool. I ragazzi affrontano colloqui di lavoro simulati, imparano a fare un curriculum vitae e a lavorare in team, sotto la guida esperta dei volontari di Sodalitas. «I potenziali talenti – spiega Guffanti – non sono quasi mai i primi della classe. Notiamo che i ragazzi hanno reazioni diverse a seconda che sia presente in classe, o non lo sia, il professore. Non abbiamo una soluzione a tutti i problemi ma un consiglio fondamentale da dare sì: siate voi stessi».
«I giovani sono molto meglio di come vengono descritti – aggiunge Marco Re Calegari, bancario dell’ex Credito Varesino oggi Banca Popolare di Bergamo -. Sono svegli e molto motivati, altro che sdraiati. E per quanto mi riguarda ho imparato a mia volta qualcosa di nuovo».
Lo spaccato tratteggiato dai volontari di Sodalitas è molto credibile perché si basa su un campione di circa 1000 studenti e 11 scuole dove vengono fatti progetti di formazione. Tutto questo per i ragazzi si puo’ tradurre anche in una chance reale perché i migliori talenti in erba vengono convocati a Milano dove partecipano ad un ulteriore passaggio alla presenza dei volontari di Sodalitas, di un’agenzia di lavoro interinale e una multinazionale che spesso assume. «Quest’anno il secondo passaggio non si farà a Milano, ma a Varese – sottolinea con un certo orgoglio Alessandro Caielli, ex manager dell’Agusta Westland -.È un riconoscimento anche per il lavoro fatto sul territorio».
Se poi Silvio Faschi, uno che ha passato una vita a motivare manager e funzionari di banca in mezza provincia, dice che «i ragazzi sono splendidi», c’è da credergli. «C’è un livello di interazione notevole – sottolinea Faschi – tanto che gli stessi ragazzi, quando organizziamo i colloqui di lavoro su specifiche posizioni, diventano a loro volta esaminatori».
Nella conferenza stampa di inizio anno, Manzoni è affiancato da Paolo Cova, presidente di Naturcoop, una cooperativa sociale onlus di Somma Lombardo che inserisce persone svantaggiate nel mondo lavorativo con progetti individualizzati nel campo della manutenzione del verde e degli spazi pubblici. Il rapporto di collaborazione con Sodalitas ha permesso di sviluppare un programma di educazione finanziaria per i soci e la cooperativa stessa. «Non è così scontato – dice Cova – trovare professionisti e manager che gratuitamente trasferiscono competenze in campo manageriale e finanziario orientate al sociale. Una collaborazione che ha fatto bene a tutta la nostra struttura».
La sezione varesina di Sodalitas è solida ma ha bisogno di allargare i ranghi con professionisti che prestino la loro opera volontaria nei progetti legati allo sviluppo dell’imprenditoria giovanile. «Ci servono soprattutto commercialisti e avvocati – conclude Manzoni – figure che conoscano bene il mondo del lavoro».
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