In bici a Malpensa, la petizione è su Change.org
Da tempo si parla del progetto per creare una rete di piste ciclabili con Casorate Sempione, Gallarate, Somma Lombardo e Vizzola Ticino
Una petizione per chiedere al presidente della Regione di poter arrivare in bici a Malpensa. L’idea è di Amicinbici-FIAB Cardano al Campo insieme ai comuni interessati e con la collaborazione del Parco del Ticino e nasce da un progetto pensato già da tempo: creare una rete di piste ciclabili con Casorate Sempione, Gallarate, Somma Lombardo e Vizzola Ticino. Il tutto anche in vista di Expo 2015.
«Dal 1990 – si legge nel testo della petizione su Change.org – raggiungere l’aeroporto di Malpensa in bici risulta essere molto difficile. Ad oggi viene inibito l’uso della bici sulla strada statale 336, una importante porzione di territorio è tagliata in due». Tale ostacolo, spiega il il presidente dell’associazione FIAB Amicinbici di Cardano Luigi Iametti «non solo impedisce ai 20.000 addetti che lavorano nel bacino aeroportuale di poter scegliere di utilizzare la bicicletta negli spostamenti casa-lavoro, ma inibisce anche il collegamento con il reticolo di strade ciclabili dei Comuni limitrofi e del Parco del Ticino. Chiediamo di realizzare una pista ciclopedonale di soli 3,3 lungo la statale 336 e di inserire tale intervento nel piano regionale della mobilità ciclistica».
All’iniziativa aderisce anche FIAB nazionale. «Già lo scorso anno – spiega la presidente Giulietta Pagliaccio -, in occasione di Lombardia in bici facemmo tappa a Cardano al Campo, per presentare la proposta riscuotendo consensi unanimi e bipartisan. Ma poi tutto si è fermato lì. Si tratta di riprendere un progetto già predisposto dall’ANAS nel 2002 e mai attuato». La pista ciclopedonale dovrebbe correre sul lato sinistro della statale in direzione Malpensa «Contribuirebbe – conclude Pagliaccio – a ricucire i territori divisi in due dalla 336, integrando la rete di percorsi ciclabili esistenti all’interno del Parco del Ticino con quella dei Comuni attorno a Malpensa per sviluppare un sisteme di mobilità in bicicletta utile tanto agli abitanti dei comuni della zona che ai cicloturisti».
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