Fugge dopo l’arresto con la scusa di una telefonata
Sono stati sorpresi all'interno di una azienda ma, una volta portati in ufficio, uno di loro è riuscito a scappare: era lo stesso uomo che qualche settimana fa era fuggito per la città a bordo di una Porsche

La notte tra domenica e lunedì una pattuglia del Commissariato di Busto Arsizio ha arrestato tre giovani slavi, uno domiciliato a Busto Arsizio e gli altri due presso il campo nomadi di Bollate, dopo averli sorpresi all’interno di un calzaturificio della zona con attrezzi atti allo scasso.
Alle ore 01.40 circa, su segnalazione della Sala Operativa di via Candiani, la Volante impegnata nella consueta attività di controllo del territorio è stata inviata in una struttura industriale all’interno della quale erano stati uditi rumori anomali. Giunti sul posto, gli operatori hanno constatato immediatamente la presenza, all’interno, di tre individui muniti di torce ed arnesi atti allo scasso.
Identificati e perquisiti i tre risultavano essere slavi con a proprio carico innumerevoli precedenti di polizia: in particolare quello domiciliato a Busto Arsizio è sottoposto a libertà controllata e recentemente si era reso protagonista di una fuga a bordo della propria Porche, che guidava senza patente.
Dimostrando ancora una volta la sua tendenza a delinquere e la totale assenza del rispetto verso le istituzioni e le leggi, lo stesso ha approfittato di una concessione del personale operante che dopo averlo accompagnato in ufficio gli ha consentito di fare la prevista telefonata. Proprio in quegli istanti l’uomo si è allontanato, sottraendosi all’arresto e rendendosi così colpevole anche del reato di evasione.
Pressato da un serrato controllo del territorio predisposto dalla Polizia di Stato che ha interessato anche i Comuni confinanti con predisposizione di posti di controllo e invio di rinforzi da Varese, oltre dalla diretta vigilanza presso le abitazioni di parenti e conoscenti dove avrebbe potuto trovare rifugio, si è costituito presso il Commissariato Bustocco, anche grazie all’intermediazione dei familiari. E’ stato così portato immediatamente in direttissima in carcere, dove è stato convalidato l’arresto. Lo stesso verrà separatamente denunciato all’autorità giudiziaria per il reato di evasione.
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