Il sindaco occupa il nuovo commissariato: “Ritardi inaccettabili”
Emanuele Antonelli e la sua giunta hanno simbolicamente occupato gli spazi di via Ugo Foscolo: "Lo stabile è pronto e perfettamente agibile, tutto è fermo per lungaggini burocratiche a Roma"
L’insegna Polizia è già montata sopra l’ingresso dell’ex Enel di via Ugo Foscolo ma agenti, qui, non ne sono mai entrati. Tutto è pronto -da mesi- ma ritardi da Roma rallentano il trasferimento dei poliziotti dalla storica sede di via Candiani a questi nuovi uffici e per questo mercoledì mattina il sindaco Emanuele Antonelli e la sua giunta hanno deciso di occupare lo stabile.
«Lo stabile è pronto e perfettamente agibile, il Prefetto ha fatto tutto quello che doveva fare e ora stiamo aspettando solo dei documenti da Roma» spiega Antonelli, prima di bollare questi ritardi come «inaccettabili». E così, per un giorno, gli assessori Magugliani, Tovaglieri e Ferrario hanno lavorato dietro il bancone dell’accettazione, l’assessore ai servizi sociali Miriam Arabini ha ricevuto le persone in uno degli uffici che tra qualche tempo serviranno per raccogliere le denunce mentre il sindaco Antonelli, telefono alla mano, ha camminato avanti e indietro per i locali, accogliendo i cittadini che sono passati per sbirciare questa insolita occupazione. Non solo: «Oggi faremo qui la nostra riunione di giunta -continua Antonelli- e se qualcosa non si muoverà nei prossimi giorni siamo pronti ad altre iniziative».
Anche perchè nel palazzo di via Ugo Foscolo tutto è davvero pronto. I lavori sono finiti mesi fa con un restauro che non è stato certo facile dal momento che ha mantenuto l’impostazione storica dell’edificio dovendo però adattarlo alle esigenze di un commissariato: i riscaldamenti funzionano, gli impianti elettrici sono perfettamente operativi e anche i sistemi di allarme. Ora per permettere agli agenti di spostarsi servirebbe solo una manciata di giorni, quelli necessari cioè ai trasferimenti tecnici di apparecchiature e linee telefoniche.
Un ritardo burocratico che non solo danneggia le attività del commissariato -la nuova sede è tre volte più grande di quella attuale- ma che sta bloccando anche il processo di riorganizzazione del comune dal momento che negli spazi lasciati liberi a Palazzo Gilardoni saranno trasferiti alcuni degli uffici oggi sparsi per la città.
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