Armato di coltello minaccia di uccidere il primario, panico in reparto
Un cinquantenne ha dato in escandescenze nel reparto di neurologia dell'ospedale cittadino. Era armato di coltello e in stato confusionale ma è stato arrestato prima che potesse ferire qualcuno
Dieci giorni prima era morto il padre, ricoverato nel reparto di neurologia, e ieri si è presentato all’ospedale di Saronno armato di coltello con l’obiettivo di uccidere il primario che lo aveva in cura.
Un cinquantenne senza fissa dimora è stato arrestato ieri, lunedì, dopo aver seminato il panico in tutta la neurologia. L’uomo, in evidente stato di alterazioni psico-fisica dovuta all’assunzione di qualche sostanza stupefacente, è entrato nel reparto brandendo l’arma bianca. I pazienti e gli infermieri, non appena vista la situazione, si sono chiusi nelle stanze in attesa dell’intervento delle Forze dell’Ordine subito allertate.
Sul posto sono arrivati i Carabinieri di Saronno che lo hanno disarmato e arrestato. Questa mattina si è svolto il processo per direttissima ed è stata confermata la misura cautelare nei suoi confronti. Il legale d’ufficio ha chiesto una perizia per capire se è in grado di stare in giudizio.
Il cinquantenne ha raccontato al giudice di aver perso la testa a causa della morte di suo padre e ha agito con la convinzione che il colpevole della morte del padre fosse il neurologo a capo del reparto dell’ospedale saronnese. In realtà dietro questo episodio c’è il grave problema della dipendenza.
Il senza tetto, infatti, vive per strada da diversi mesi, ha precedenti per maltrattamenti in famiglia ed è stato allontanato da tutti i familiari. Ha anche perso la casa popolare a cui aveva avuto accesso dopo una settimana dal suo ingresso, dopo averla allagata.
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