Bonalli (Lega): “Besnatesi presi in giro dalle istituzioni”
Il segretario cittadino del Carroccio punta il dito contro chi ha aperto le porte ai richiedenti asilo e spinge il sindaco Corbo a proseguire nella sua azione di protesta

Il segretario della Lega Nord di Besnate, Marco Bonalli, intende fare chiarezza sulla vicenda dell’arrivo di nuovi richiedenti asilo in paese che ha portato il sindaco Pd Giovanni Corbo ad iniziare uno sciopero della fame contro questa decisione del Prefetto: «Occorre partire dalla data del 27 luglio del 2015 quando, durante la discussione di una nostra mozione in consiglio comunale, il sindaco ha rassicurato tutti che sul territorio non sarebbero arrivati migranti. Due anni dopo, da comunicazione del Prefetto al primo cittadino, sul territorio di Besnate, ci attendiamo 15 migranti, mentre secondo la cooperativa sono 25 ma alla conta ne risultano 32. Com’è possibile? Chi gioca con i numeri prendendo in giro i besnatesi?».
Bonalli punta il dito contro l’assessore che sostiene che i migranti sono persone che scappano da una guerra, ragazzi tra i 18 e 25 anni, «ma nei luoghi dai quali risultano arrivare queste persone, non ci sono guerre in atto. Classiche strategie per sviare il discorso dal fatto che sono migranti economici e far passare per “cattivi” chi non ci sta ad accettare supinamente questa invasione».
Bonalli, inoltre, sottolinea la non idoneità, a suo dire, del luogo in cui sono ospitati: «A seguito della verifica ai locali da parte dell’Asl competente abbiamo avuto un esito positivo per quanto riguarda l’igiene ma risulta un eccessivo numero di persone ospitate avendo contato 31 letti (mah… non ci sono 32 persone?!!). Situazione inaccettabile!»
Il segretario leghista sottolinea quello che ritiene essere un doppiopesismo delle istituzioni: «Noi cittadini, soprattutto chi ha un attività, siamo sempre sotto il mirino delle istituzioni, mentre in questo caso si chiude un occhio, anzi tutti e due».
Altro tema caro al segretario del Carroccio è la sicurezza: «La preoccupazione tra i cittadini sale, non ci rassicura più un giro notturno aggiuntivo delle Forze dell’Ordine e tantomeno le rassicurazioni di chi dovrebbe controllare i rientri negli orari stabiliti di questi pseudo migranti. La nostra gente vuole sentirsi libera di vivere la propria vita e di essere tutelata dalle istituzioni a cui paga lo stipendio. Sta di fatto che la maggioranza delle persone presenti all’assemblea non è d’accordo con questo tipo di accoglienza».
È emerso anche che “il comune cercherà di collaborare con la cooperativa per l’attuazione di progetti da pagare con voucher…” «Quindi pagheremo ancora noi cittadini besnatesi?» – continua l’esponente dell’opposizione.
E conclude: «A nome di tutti i cittadini di Besnate che non amano essere presi in giro, pretendiamo che la situazione venga riportata, a brevissimo, entro i termini previsti dalla legge e ci riserviamo di chiedere periodicamente un resoconto sull’evolversi della situazione per tenere aggiornata la cittadinanza che ha il diritto di sapere e non di essere menata per il naso. Ci auguriamo che la presa di posizione del sindaco venga mantenuta portando gli sperati benefici per la cittadinanza e non si riveli mera propaganda politica».
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