Rubati 13mila euro all’ambasciatore del Senegal. Ritrovati a Saronno
Encomio per i due agenti della Polizia Locale che hanno trovato e riconsegnato la borsa. L’ex console di Milano: “Erano per gli studi dei miei figli, grazie”
Gli rubano la borsa con 13mila euro a Malpensa e due agenti della Polizia Locale la ritrovano a Saronno. Protagonista della vicenda è Abdou Lahad Sourang, ambasciatore senegalese in Barhein, in transito in Italia nei giorni scorsi, dove ha vissuto per 11 anni come console a Milano. «Ero appena arrivato a Malpensa, avevo con me i soldi risparmiati in un anno per pagare gli studi ai miei figli – racconta Sourang, giunto mercoledì mattina a Saronno per ritirare la borsa -, stavo prendendo il taxi e parlando con un amico che mi era venuto ad accogliere, quando mi sono girato e non ho più visto la borsa con i soldi e i documenti».
Il fatto era avvenuto nella serata di giovedì, poi il ritrovamento nella giornata di venerdì in via Varese, a Saronno. Gli agenti della polizia locale, Fortunato Molino e Salvatore Firreri, hanno ricevuto segnalazione di un oggetto sospetto sulla strada. Andando sul posto a verificare hanno trovato la borsa marrone, ancora con all’interno soldi e documenti. Il comando ha subito avvisato il proprietario che maercoledì mattina è arrivato in municipio per ritirare il tutto. Ai due agenti è stato consegnato, da parte del sindaco Luciano Porro e dell’assessore Giuseppe Nigro, un encomio ufficiale che sarà inserito nello stato di servizio.
«Non avevo mai dubitato della bontà degli italiani e la carità della cittadinanza – ha commentato soddisfatto l’ambasciatore -. In Italia ho trovato una seconda patria. Ringrazio i due agenti: è persone come queste che cerchiamo sempre. Quando i rappresentanti dell’ordine sono onesti, anche le autorità sono oneste. Se non sono corretti è perché i governanti non lo sono».
Il Senegal ancora protagonista, quindi, nelle cronache saronnesi dopo la vicenda del venditore ambulante che è stato condannato dal giudice anche per aver accusato la polizia locale di essere stato picchiato e minacciato. Il caso ha voluto, inoltre, che gli agenti Molino e Ferreri siano gli stessi che hanno agito in entrambe le situazioni. «I nostri agenti stanno ottenendo giustizia dei fatti – hanno commentato soddisfatti l’assessore Nigro e il sindaco Porro -. Si sta lavorando bene sul territorio e lo dimostra la correttezza delle loro azioni. Sourang ha usato parole sagge per descrivere la situazione, parole che fanno bene all’essere umano».
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