L’auto del futuro è più vicina di quanto pensi
Per capire cosa ci aspetta nell'immediato futuro dell'automobile possiamo intraprendere un viaggio attraverso la dettagliata infografica di Verti che traccia le basilari tappe del cambiamento

Dal passato al presente: un breve riassunto
Per capire cosa ci aspetta nell’immediato futuro dell’automobile possiamo intraprendere un viaggio attraverso la dettagliata infografica di Verti che traccia le basilari tappe del cambiamento. L’industria automobilistica giapponese è stata una delle più importanti in termini di innovazione e tecnologia. Era solo il 1990 quando comparvero elementi come l’airbag, i catalizzatori a tre vie e l’iniezione elettronica per il carburante. Si puntava a migliorare la sicurezza dell’automobilista e a dirigere il settore verso un approccio più ‘green’.
È negli anni 2000 che i mass media hanno cominciato a parlare di “ibrido”: si è trattato di un inizio importante, perché la società non può più sopportare i tassi di inquinamento globale e urge un’alternativa alla classica automobile. I modelli ibridi presentano un motore a combustione e uno elettrico alimentato da una batteria ricaricabile, che produce un numero ridotto di emissioni e contibuisce al ripristino di ottimali condizioni ambientali.
È tuttavia un progetto che incontra molti ostacoli, in primis il costo alto dell’auto e la difficoltà di ricaricare la batteria durante i viaggi più lunghi.
Basteranno solo dieci anni per migliorare il design delle auto ibride, renderle più accattivanti per il mercato e ottimizzare la componente fondamentale: un motore completamente elettrico, con una batteria che può durare fino a mille chilometri e zero emissioni. Anche il volto dell’Italia cambia, con la comparsa di diverse stazioni di ricarica per gli automobilisti.
Come sarà l’auto del futuro?
Ancora una volta è il Giappone a mischiare le carte in tavola e a giocare il suo asso: l’auto a idrogeno. L’alimentazione utilizza una miscela di ossigeno e idrogeno per attivare l’automobile. La tecnologia è avanzata e utilizza idrogeno ad alta pressione per produrre elettricità: ne basterà solo un chilo per compiere cento chilometri in tutta tranquillità.
In questo caso la fonte di energia è completamente rinnovabile, quindi a emissioni zero per l’ambiente.
Questa nuova gamma di prodotti si presenta come rivoluzionaria e presto anche in Italia sarà possibile guidare e rifornire la propria automobile a idrogeno.
Forse, in un futuro sempre più eco-sostenibile, ci sarà spazio anche per la guida autonoma che preserverà il guidatore da mille ansie e rischi di incidenti.
L’idea è, infatti, di creare un’automobile a misura d’uomo, ricaricabile con fonti rinnovabili ed economiche, connessa costantemente alla rete per migliorarsi periodicamente e attivabile attraverso riconoscimento facciale.
Forse questo sogno sarà raggiungibile in soli dieci anni o poco più, nessuno può saperlo.
Il mondo è pronto per questo grande passo: la città di Dubai ha già reso possibile alcuni prototipi di macchine volanti, impensabili fino a qualche decennio fa. Ciò significherà cambiare la normativa dello spazio aereo, ma se Airbus e Google hanno già creato dei modelli utilizzabili per il trasporto aereo delle persone, significa che il futuro è vicino.
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