Traversata del Maggiore, Alberto Salvi non ce l’ha fatta: sfumano sia record che impresa
Il tempo del record era fissato a 24 ore e 2 minuti, segnato da un'atleta americana. Non ce l'ha fatta, nemiche sono state anche le correnti del lago e il rischio ipotermia

Alberto Salvi non ce l’ha fatta: sfumano sia record che impresa. Il cinquantatreenne di Jerago con Orago che voleva raggiungere a nuoto Sesto Calende partendo da dove il Ticino, in Svizzera, entra nel Lago si è dovuto arrendere. Troppo alto il rischio ipotermia, che ha costretto il nuotatore ad arrendersi.
Per riuscire a battere il record di 24 ore e 2 minuti segnato da un’atleta americana lo scorso anno sarebbe dovuto arrivare a Sesto alle 16.22. Un risultato sfumato nel pomeriggio di sabato 3 agosto, quando sembrava potesse ancora terminare l’impresa di chiudere la traversata senza muta e seguendo tutte le regole stabilite dalla Marathon swimming federation.
Alberto Salvi è stato nella nazionale italiana di nuoto in acque gelide. Ha scelto di fare la traversata più che per battere il record precedente per prepararsi a una possibile traversata del canale della Manica. Sul gommone che lo accompagna ci sono due giudici accreditati dalla Marathon swimming federation che devono controllare il rispetto delle regole: non deve smettere di nuotare, non può appoggiarsi al gommone, alla canoa o a nessun altra cosa galleggiante e non può essere aiutato. Gli danno da mangiare passandogli il cibo grazie a una boa.
Salvi ci riproverà e seguiremo il suo nuovo tentativo di impresa.
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