Diagnosi precoce per i disturbi dell’apprendimento: la Lombardia prepara la legge
Individuazione precoce dei segnali predittivi già dal secondo anno della scuola primaria. Il testo verrà discusso in Consiglio il 22 ottobre

Individuazione precoce dei segnali predittivi di Disturbi specifici dell’apprendimento, già dal secondo anno della scuola primaria, rafforzando le sinergie con mondo scolastico e operatori sanitari: sono le principali novità contenute in un nuovo progetto di legge sui disturbi specifici dell’apprendimento (DSA), approvato oggi all’unanimità dalla Commissione consiliare Sanità, presieduta da Emanuele Monti (Lega). Le nuove disposizioni aggiornano e perfezionano quanto previsto da una precedente legge regionale del 2010, pioniera nel settore.
«Uno dei punti focali di questa legge è la stesura di un Protocollo d’Intesa tra Regione Lombardia e Ufficio Scolastico Regionale, affinché si definiscano le procedure per attuare un’individuazione precoce dei casi sospetti di DSA durante l’ultimo anno della scuola dell’infanzia e fino al termine del primo anno della scuola primaria – ha spiegato Gigliola Spelzini (Lega), prima firmataria e relatrice del provvedimento –. La tempestività è una delle variabili maggiormente rilevanti per determinare l’efficacia di un intervento di potenziamento e il conseguente miglioramento. Inoltre una diagnosi precoce è fondamentale per evitare di compromettere la carriera scolastica degli alunni; nei casi in cui questo disturbo non venga diagnosticato i bambini vengono spesso considerati svogliati e disattenti, con una perdita di autostima e scarsa motivazione ad apprendere. La carriera scolastica di questi soggetti è così costellata di insuccessi , e può portare anche all’abbandono scolastico, comportando costi sia in termini personali che sociali molto gravi. Oltre al tela dell’individuazione precoce, nuclei fondanti di questa legge sono il potenziamento e la formazione».
Nello specifico, i disturbi sui quali interviene il progetto di legge sono dislessia (lettura), disgrafia (grafia), disortografia (transcodifica) e discalculia (calcolo). In Lombardia, in media con la percentuale nazionale, la dislessia colpisce circa il 4% dei bambini, ma in alcuni casi il disturbo è riscontrabile anche in giovani adulti. A tale scopo, il nuovo progetto di legge prevede anche percorsi di diagnosi in soggetti che hanno superato l’età evolutiva, interventi di potenziamento e supporto sino allo studio universitario e lavorativo, pari opportunità nei bandi di concorso regionale. Infine, la legge prevede l’istituzione nel mese di ottobre di una giornata dedicata ai disturbi specifici di apprendimento.
«Regione Lombardia, con questo progetto di legge, metterà in campo importanti misure per contrastare la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali disturbi specifici di apprendimento – ha sottolineato il Presidente Emanuele Monti – Un passo in avanti importante per tutelare i giovani con questi disturbi, mettendo a disposizione strumenti come l’individuazione precoce, e poter così assistere da subito il soggetto ed accompagnarlo nella sua crescita fornendo la dovuta assistenza».
L’Assemblea lombarda si occuperà dell’argomento nella seduta di martedì 22 ottobre.
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