Cinquant’anni fa moriva il papà della Migros
Quella di Gottlieb Duttweiler, fondatore della catena di supermercati elvetica, è una storia affascinante che inizia con un'esperienza in Braisile e cinque negozi ambulanti
Ricorre domani il cinquantesimo anniversario dalla morte dell’uomo che trasformò cinque semplici negozi ambulanti in un colosso della grande distribuzione. Gottlieb Duttweiler, il papà della catena di supermercati svizzera Migros, morì l’8 giugno del 1962. Quella dell’imprenditore elvetico è una storia incredibile: iniziò la sua attività come commesso ma a causa del fallimento dell’azienda in cui lavorava decise di emigrare per tentare la fortuna in Brasile dove lavorò come impiegato in una piantagione di caffé. Ma il vero successo lo trovò solo al suo ritorno in Svizzera nei primi anni Venti quando investì il suo capitale di centomila franchi nell’acquisto di cinque camion Ford. I mezzi erano attrezzati per la vendita al dettaglio di generi alimentari e Duttweiler iniziò a proporre i suoi prodotti per le strade di Zurigo. Erano solo sei gli articoli venduti: caffé, riso, pasta, zucchero, grasso di cocco e sapone. Ma avevano qualcosa di unico: costavano il 40 per cento in meno rispetto alla concorrenza. Nel 1926 la Migros aprì la sua prima filiale a Zurigo. Oggi la catena conta un fatturato di 24,86 miliardi di Franchi e dà lavoro ad oltre 83mila persone.
Nella sua vita l’imprenditore elvetico si dedicò anche alla politica fondando il partito Anello degli indipendenti. Nel 1941 diede vita alla Federazione delle cooperative Migros e, non avendo figli, decise di "donare" l’impresa ai suoi clienti. Ancora oggi la Migros è una cooperativa e l’1% del giro d’affari viene investito in progetti culturali.
Leggi la storia di Migros: Il caso Migros: quando la trasparenza vince
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