Gianna, la 007 dei gatti
La sua associazione gestisce quasi tutte le colonie feline di Varese. E' una mappa segreta sul territorio, e la conoscono solo lei e la Asl
Sapevate che a Varese esistono 95 colonie feline, cioè rifugi controllati ma seminascosti dove vivono liberi dei gatti di strada? Un po’ “Romeo il gatto del colosseo”, il più famoso personaggio cinematografico creato negli anni sessanta dagli autori del film animato «Gli Aristogatti».
Si tratta di luoghi dove gli animali sono seguiti da alcuni volontari, che li catturano, se necessario li fanno sterilizzare, li censiscono e danno loro da mangiare. E’ curioso, perché spesso l’occhio inesperto non capisce che dentro un garage, ai bordi di una strada, o nel cortile di un ufficio vivono liberi famiglie di fatto di gatti selvatici. Ma la curiosità più interessante di questo mondo è che la mappa delle colonie feline della città è praticamente segreta. E’ infatti a conoscenza solo della Asl (ma anche in comune dovrebbero sapere tutto) e di chi le gestisce. A Varese, 85 colonie sono gestite da una sola associazione che si chiama «A-mici randagi», guidata dalla volontaria Gianna Miraglia: ha la sede a Biumo in via Garibaldi, in una stanza che è anche un punto di riferimento per i servizi sociali di Varese, perché all’associazione si rivolgono sovente degli indigenti e le persone in difficoltà del quartiere.
Gianna Miraglia ci spiega perché la legge tutela queste colonie feline e che conquista ha rappresentato.
La mappa delle cucce della città, quella, non ce la darà mai, perché soprattutto in questo periodo che precede l’estate c’è il rischio “abbandono” che rischia di far scoppiare queste realtà. O peggio ancora, il pericolo che qualcuno si accanisca contro i felini.
Gianna ci ha portato a visitare due colonie, ma abbiamo l’impegno di non rivelare dove siano. La prima è posizionata ai bordi di una strada al limitare di un boschetto, poco distante dal centro. Il proprietario di una villetta aiuta l’associazione e, ogni giorno, porta una vaschetta di cibo in un punto stabilito. In quel momento, tutti i gatti accorrono, e sbucano dal bosco contemporaneamente. La seconda colonia l’abbiamo vista in una affascinante casa abbandonata dentro un bosco.Gianna conosce a memoria tutti i numeri dei gatti, colonia per colonia: spesso li ha catturati, fatti curare e riposizionati. Quando arrivano li nutre e li conta. Alcune sono in posti che non vi immaginereste. I gatti vanno sterilizzati perché la matematica dei felini è incredibile: «In dieci anni – racconta – l’abbandono di un gatto, con tutte le cucciolate a seguire, può portare alla proliferazione di 150mila esemplari. Solo perché qualcuno voleva disfarsi di un animale».
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