Acquedotto da potenziare. Serve aiuto per mandare il materiale ad Haiti
Proseguono le attività dei volontari a sostegno della zona di Mare Rouge: dopo aver aggiustato le pompe nella zona di Ka Philippe, serve uno spazio di 3 metri cubi in un container per poter inviare pannelli e strumenti

Una parte dell’acquedotto di Ka Philippe, ad Haiti, si è rotto, ma per aggiustarlo completamente, e per ampliarlo ulteriormente, serve un aiuto per mandare materiale sull’isola caraibica. La zona alta di Haiti da tempo ha un forte legame con la comunità varesina, grazie ad alcuni missionari e decine di volontari che da quasi vent’anni fanno avanti e indietro per aiutare la popolazione nel nord dell’isola, tra le più povere del mondo. Tra queste azioni, la principale è stata la costruzione di un acquedotto che ha permesso di portare l’acqua nei villaggi, facendo sì che i bambini potessero andare a scuola invece di fare chilometri con le taniche in mano, al mattino presto, per andare a raccogliere l’acqua.
Ora, nella zona intorno a Mare Rouge è presente Don Levi Spadotto, legato principalmente ad Arcisate. Ma anche le comunità di Tradate e Abbiate si adoperano da anni, grazie alla presenza in passato di don Giuseppe Noli e don Mauro Brescianini. L’acquedotto di Ka Philippe è stato inaugurato ai primi di febbraio del 2019 e la scorsa settimana si sono guastate due pompe. «Una è stata sostituita in quanto ne avevano una di scorta – spiegano i volontari italiani che sostengono la comunità di Haiti -; la seconda gli è stata “prestata” da Mar Rouge. Adesso l’impianto è in funzione al cento per cento e pompa circa 20 mc/giorno di acqua dalla sorgente al serbatoio ubicato poco lontano dalla chiesa, dove c’è il nucleo abitato maggiore. Da quel serbatoio si dirama la rete alimentata in caduta che distribuisce a tre punti di distribuzione».
Rimane però la necessità di potenziare l’acquedotto, progettato per una portata ben maggiore: «La fonte è al momento utilizzata per meno del 50% della sua capacità. La rete è stata dimensionata per il doppio dell’attuale portata e sono disponibili le pompe, i pannelli fotovoltaici, la struttura per completare l’installazione e riuscire a pompare fino a 40 mc/g. Il problema è che al momento non abbiamo trovato spazio in un container in spedizione per Haiti. Il volume complessivo necessario per tutto il materiale è di circa 3 metri cubi, dei quali 2 sono i pannelli fotovoltaici e il terzo per il resto. Il peso complessivo si aggira sui 1200 kg circa».
Ed è proprio per il trasporto di questo materiale che i volontari chiedono l’aiuto di qualcuno che nel viaggio verso Haiti possa ospitare lo spazio richiesto di 3 metri quadri. Per richiedere specifiche o inviare disponibilità è possibile scrivere a giuseppe.bertani@gmail.com
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