Lezione di “edilizia del futuro” per gli studenti del Daverio
Lezione di bioedilizia, domotica e progettazione sostenibile per gli studenti dell'ultimo biennio del percorso CAT al Daverio Casula
L’edilizia un settore in crisi? No, è solo diversa. Attenzione all’ambiente, innovazioni tecnologiche, rispetto del confort. Sono le nuove regole di progettazione che, tra normative e diversa sensibilità, hanno innovato profondamente il settore.
Il percorso CAT del’Itet Daverio Casula da qualche anno ha deciso di specializzarsi nel legno. Legno inteso come materiale ecosostenibile e benefico, da declinare con il progresso tecnologico della domotica.
Gli aspetti innovativi del settore sono stati spiegati questa mattina nell’aula magna di via Bertolone agli studenti dell’ultimo biennio del Davesio Casula.
A organizzare l’approfondimento è stato l’architetto Valerio Negri, che è anche docente del percorso CAT e che ha coinvolto l’architetto Paolo Mughetto, progettista esperto di edilizia ecosostenibile e l’ingegner Alessandro Giuliani esperto di consulenza strategica ed energetica.
Con filmati, grafici e immagini, i relatori hanno raccontato le diverse emergenze del pianeta ( rifiuti, mobilità, acqua ed edilizia) dando spunti di riflessione che sono alla base del profondo rinnovamento del settore edile: « L’architettura sostenibile – spiega l’architetto Negri – progetta e costruisce edifici per limitare l’impatto ambientale, ponendosi come finalità progettuale l’efficentamento energetico, il miglioramento del confort, della qualità della fruizione degli spazi abitati e della salute. Fare architettura sostenibile significa saper costruire e gestire un’edilizia in grado di soddisfare i bisogni e le richieste dei committenti, partendo dalla fase embrionale del progetto, considerando i ritmi e le risorse naturali senza arrecare danno o disagio agli altri e all’ambiente».
Chi si occupa di bioedilizia deve tenere a mente l’orientamento, l’illuminazione solare, l’ombreggiamento prodotto da ciò che ci sta attorno, ma anche i fattori di ventilazione naturale e l’adozione di sistemi alimentati da energie rinnovabili, da biomasse: « L’approccio al progetto per un’architettura che si possa definire biologica – spiega ancora Valerio Negri – è globale: oltre alle tematiche tecniche è compreso l’aspetto ambientale così come quello sociale e psico-sensoriale».

La filosofia è pienamente in linea con l’emergenza in cui si trova il pianeta di cui consumiamo le risorse a una velocità quasi doppia rispetto a quelle prodotte : « La bioarchitettura prevede anche la promozione di nuovi stili più rispettosi. Uno degli obiettivi principali di chi si cimenta nel campo dell’architettura sostenibile è quello di riciclare per intero o quasi i prodotti dell’architettura ( edifici costruiti con materiali scomponibili e adattabili a nuovi usi)».
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