Troviamo i nostri camerieri grazie a MyJob e gli insegniamo l’inglese
Antonello Cioffi titolare del ristorante pizzeria Piedigrotta quando cerca personale utilizza la piattaforma degli enti bilaterali di terziario e turismo. «Grazie al portale abbiamo potuto avviare tirocini e accedere a programmi di formazione mirata»

Il ristorante e pizzeria Piedigrotta è uno dei locali più noti di Varese. Persino il celebre cantante Liam Gallagher, leader degli Oasis, in visita nella Città Giardino disse di aver mangiato «una pizza buonissima», riferendosi al locale di Antonello Cioffi. Qualunque sia il segreto di questo ristoratore, ammesso che ci sia, è evidente che a far la differenza sono la qualità del prodotto e delle materie prime utilizzate da una parte e il servizio dall’altra, due asset su cui poggia una reputazione solida. «Non è affatto semplice far girare un locale come il nostro – spiega Cioffi -. È una macchina complessa che si regge su equilibri anche personali, coordinare trenta persone tra sala e cucina richiede attenzione e grande professionalità». (nella foto Daniela e Antonello Cioffi)
Il team di Piedigrotta è composto per lo più da giovani, tra cui alcuni universitari che così riescono a mantenersi agli studi. Questo particolare non deve far pensare che lavorare nella ristorazione sia alla portata di tutti e nemmeno che sia un lavoro dove si può improvvisare. «Il grande errore che spesso gli stessi lavoratori fanno – sottolinea Cioffi – è pensare che servire in sala, lavorare in cucina o coordinare un gruppo di camerieri sia semplice. Oppure pensare che sia un lavoro che non necessiti di una grande formazione. In realtà è l’esatto contrario, occorrono capacità organizzative, colpo d’occhio e una buona dose di disponibilità ad imparare. Caratteristiche non facili da trovare. Per le nostre esigenze di ricerca di personale spesso ci siamo affidati alla piattaforma MyJob degli enti bilaterali del terziario e turismo di Confcommercio».
MyJob è un portale semplice, gratuito e intuitivo nato per facilitare l’inserimento di lavoratori e la ricerca di personale per le imprese. Aziende e candidati hanno due accessi distinti e una volta che è stata effettuata la registrazione possono usare la piattaforma. L’azienda inserisce i propri dati, le caratteristiche del personale ricercato e gli elementi del rapporto di lavoro. Il software elabora automaticamente la richiesta e l’azienda riceve i profili dei candidati lavoratori attivi in database. «Per quanto ci riguarda – continua Cioffi – grazie al portale degli enti bilaterali abbiamo potuto avviare tirocini e accedere a programmi di formazione mirata. In genere noto che gli studenti hanno una marcia in più, una disponibilità maggiore ad apprendere. La nostra migliore responsabile di sala oggi è un affermato architetto che lavora in giro per il mondo. Questo è il rovescio della medaglia: il ricambio di personale nella ristorazione è molto frequente».
Secondo il rapporto annuale della Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi), la domanda di lavoro nel settore, nel lungo periodo è aumentata rispetto agli altri settori dell’economia. In Italia ci sono 1,2 milioni i dipendenti di cui il 52% sono donne. Negli ultimi 10 anni i posti di lavoro, misurati in unità di lavoro standard, in bar e ristoranti, sono cresciuti del 20%, a fronte di un calo dell’occupazione totale del 3,4%.
Se sei un ristoratore e vuoi stare sul mercato, devi fare tanta formazione. Questa regola Cioffi la conosce così bene, che i lavoratori di Piedigrotta tra i diversi corsi ne fanno uno anche di inglese, per offrire un servizio migliore ai clienti stranieri che sempre più numerosi arrivano in città. Il ruolo degli enti bilaterali del terziario e turismo di Confcommercio in questi casi è di consulenza e sostegno economico per l’imprenditore che deve affrontare le spese relative alla formazione. Le cosiddette “mutualità“, cioè le prestazioni economiche erogate dagli enti bilaterali, riguardano diversi interventi: il sostegno allo studio (per esempio il contributo per l’acquisto dei libri di testo), formazione-lavoro (contributo per l’assunzione di lavoratori a tempo indeterminato, assunzione lavoratori apprendisti primo livello), sicurezza e qualità (acquisto di dispositivi di protezione individuale), innovazione (acquisto di nuove attrezzature). E ancora: accesso al credito, emergenze e investimenti. E poiché gli enti bilaterali sono finanziati con contributi a carico dei datori di lavoro e degli stessi lavoratori ci si aspetterebbe che le varie mutualità vengano richieste con più frequenza. «Per accedere e a certi strumenti bisogna conoscerli – conclude Cioffi – Noi in alcuni casi ne abbiamo usufruito, grazie alla segnalazione fatta dallo stesso ente bilaterale. Mi auguro che in futuro si possa fare ancora meglio».
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