La Lega impone il silenzio a Maroni

Roberto Maroni rischia l’espulsione dalla Lega Nord. E’ lui stesso a riferirlo dalla sua pagina Facebook (la foto a destra è quella del profilo dell’ex ministro).
La segreteria federale gli ha comunicato il divieto di partecipare a incontri pubblici, dopo la polemica sul voto parlamentare che ha salvato dall’arresto il deputato del Pdl Nicola Cosentino, accusato di legami con la camorra.
I militanti leghisti sono in subbuglio e in quste ore è in atti una vera e propria mobilitazione dei maroniani. Il 22 gennaio la Lega ha convocato a Milano una manifestazione contro il governo ma rischia di trasformarsi in una resa dei conti interna.

Una agenzia ieri sera riferiva che la corrente avversa del Cerchio magico sarebbe sul piede di guerra: “Se contestano Bossi appena parlano pigliano tante di quelle legnate che non hanno neanche idea".

Roberto Maroni ha raccontato tutto venerdì notte.
Ecco i suoi messaggi. Il primo è stato scritto questa notte “MI HANNO APPENA CHIAMATO PER COMUNICARMI CHE LA SEGRETERIA NAZIONALE HA DECISO DI IMPEDIRMI DI TENERE GLI INCONTRI PUBBLICI GIÀ PROGRAMMATI IN TUTTA LA LOMBARDIA. *** Non so perchè, nessuno me l’ha spiegato, sono stupefatto, mi viene da vomitare. Qualcuno vuole cacciarmi dalla Lega, ma io non mollo!!! “

ll secondo di sabato mattina: “Grazie a tutti per la solidarietà e l’incitamento a non mollare. Io non mollo, anche se mi ferisce profondamente il divieto di partecipare ad incontri pubblici con i leghisti, la mia gente. Mi sento umiliato e offeso, non so quale colpa ho commesso per meritarmi una pena così pesante, MA IO NON MOLLO!!! VIVA LA LEGA”.

 

Ieri Maroni e il capogruppo alla camera avevano avuto un vero e proprio scontro a distanza su internet. Reguzoni è molto vicino alla famiglia Bossi e nella geografia interna leghista sarebbe del cosidetto Cerchio magico, l’onorevole bustocco rifiuta però questa definizione e preferisce osservare che lui è un bossiano doc.