Festa della Virgo Fidelis nel ricordo dei colleghi caduti
I Carabinieri del Comando Provinciale hanno celebrato la solennità della Vergine, santa patrona dell’Arma. Grande la partecipazione di autorità e cittadini
«Grazie a voi Carabinieri». Sono venute dal pubblico, da una cittadina presente ai festeggiamenti della solennità della "Virgo Fidelis", patrona dell’Arma dei Carabinieri, le parole più sentite e commoventi della celebrazione che si è tenuta questa mattina alle ore 10 nella Basilica di San Vittore. Alla fine della Santa Messa celebrata dal Prevosto di Varese monsignor Gilberto Donnini alla presenza del Ministro degli Interni Roberto Maroni, del comandante provinciale dei Carabinieri colonnello Maurizio Delli Santi, del sindaco Attilio Fontana, del questore Marcello Cardona, del prefetto Simonetta Vaccari e delle massime personalità civili e militari della provincia, una cittadina ha voluto infatti esprimere a voce alta e con grande spontaneità il proprio ringraziamento all’Arma, vicina alla gente «così come lo è stata la Vergine Maria» ha ricordato monsignor Gilberto Donnini «ma anche ai familiari dei Caduti che ricordiamo sempre con affetto e riconoscenza» ha dichiarato il col. Delli Santi.
Familiari che erano presenti alla cerimonia insieme alle tante autorità (fra cui anche Emilio Curtò, presidente del Tribunale di Varese e il generale della Guardia di finanza provinciale Antonino Maggiore), ai Carabinieri in servizio, i quali hanno celebrato la ricorrenza come Rappresentanze dell’Associazione Nazionale Carabinieri e dell’Associazione dei Reduci di Guerra. La data del 21 novembre ricorda quella della battaglia di Culquaber in Etiopia dove nel 1941 un battaglione dell’Arma si batté con disperato valore contro gli inglesi e i patrioti etiopi, nell’estrema resistenza delle armi italiane nel Corno d’Africa.
È ricordato il sacrificio del Brigadiere Giorgio Illuminoso, in forza al Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Saronno, investito nel corso di un posto di blocco ad Origgio (VA) da una vettura guidata da un tossicodipendente che voleva sottrarsi al controllo e deceduto il 5 febbraio nell’ospedale di Legnano (MI). Era infatti presente alla celebrazione la vedova del militare.
Si aggiungono poi i parenti del Carabiniere Roberto Ticli, Medaglia d’Argento al Valor Militare, deceduto a seguito di conflitto a fuoco a Porto Ceresio (VA) il 2 ottobre 1990; del Carabiniere Giorgio Vanoli che ha perso invece la vita il 6 giugno 1993 nel corso dell’ inseguimento di un’autovettura i cui occupanti avevano poco prima consumato un furto ed ancora del Carabiniere Ausiliario Daniele Fedeli, deceduto il 7 dicembre 1983 come conseguenza di una colluttazione con dei pregiudicati sottoposti a controllo di polizia.
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