Studenti alla prova dell’Invalsi
Si stanno svolgendo in tutte le scuole della provincia le prove nazionali di italiano e matematica. Non ancora pubblicati i risultati a livello territoriale delle prove 2010
Sono giorni di esami quelli che si stanno vivendo nelle elementari, medie e superiori di tutt’Italia. Da ieri, sono in corso le prove INVALSI, esami unificati per tutto il paese per testare il livello di preparazione dei nostri ragazzi in italiano e in matematica. Un’ora per materia per completare un questionario uguale per tutti. I plichi verranno, poi, restituiti anonimi all’Istituto Invalsi che riconsegnerà in autunno i dati a livello di singole scuole.
Lo scorso anno, le prove INVALSI interessarono 555.347 alunni di seconda elementare, 565.064 di quinta, 595.732 di prima media e 574.652 di terza media.
A distanza di un anno, però, i risultati della “famigerata” prova, a livello provinciale, non sono ancora arrivati. La lettura, pur entrando nel dettaglio dei singoli istituti, non fotografa l’andamento del territorio e, nonostante le ripetute richieste anche da parte dell’Ufficio scolastico territoriale, non esistono dati su cui avviare una riflessione seria e partire con interventi mirati. Dall’ente nazionale è arrivato solo il risultato a livello di macro aree: il Nord Est è risultato migliore del Nord Ovest per i risultati di terza media ma non per elementari dove il Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta ottiene una prestazione migliore. All’interno del gruppo dei quesiti più difficili, quelli relativi alla grammatica, si assiste a una significativa riduzione delle risposte corrette tra la classe quinta primaria e la terza classe della scuola secondaria di primo grado. Nei quesiti relativi al testo di comprensione del testo narrativo, invece, le capacità degli studenti si vanno affidando tra la seconda elementare e la terza media.
Nelle tre prove di Matematica gli studenti rispondono correttamente a una percentuale di domande che varia tra il 50,9 per cento della I classe della scuola secondaria di primo grado e il 61,3 per cento della V classe della scuola primaria. Nel passaggio dalla seconda classe della scuola primaria alla terza classe della secondaria di primo grado, si assiste a un progressivo allontanamento dei risultati delle diverse aree.
Nel confronto nazionale, le regioni settentrionali partono avvantaggiate, in particolare in Italiano, e tendono a migliorare ulteriormente i risultati nel corso dell’itinerario scolastico, mentre le regioni meridionali perdono progressivamente terreno sia in Italiano sia in Matematica, dove peraltro in seconda primaria non si differenziavano in modo significativo dalla media nazionale
In Lombardia, il voto in italiano è “molto buono” in seconda elementare con un punteggio di 0,88, ( con il 61% delle risposte corrette) che migliora in quinta con lo 0,92 (66,6% risposte corrette) per ridiscendere, in prima media con lo 0,87 (60,8% risposte giuste). Per la matematica i risultati sono leggermente più bassi anche se il giudizio si mantiene “molto buono”: dallo 0,82 della seconda elementare ( 56,7% risposte corrette) allo 0,88 della quinta elementare con lo 0,88 ( 61,3%) sino allo 0,86 con il 50,9 delle risposte corrette.
Netta è la predominanza maschile nel campo matematico. In tutte e tre le classi prese in esame, le risposte degli studenti hanno superato quelle delle studentesse: in seconda 60,6 a 75,3; in quinta 65,5 a 62,1 e in terza media 55,3 a 53,4. Una performance che si ribalta completamente per l’italiano dove le prove al femminile vanno indubbiamente meglio di quelle al maschile: in seconda elementare i risultati sono 64 a 61,9, in quinta 71,3 a 69 e in prima media 64,4 a 63.
Nella nostra provincia, le prove si stanno svolgendo regolarmente e in autunno si conosceranno i risultati: speriamo in modo aperto a tutti.
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