Sindacati e industriali siglano un patto tra generazioni di lavoratori

L'’intesa permetterà, da una parte, la riduzione degli orari per i lavoratori più anziani e, dall’altra, l’inserimento di giovani che verranno assunti con contratti di apprendistato o a tempo indeterminato

Giovani al lavoro

Creare all’interno delle imprese varesine un patto generazionale tra i lavoratori. Agevolare l’inserimento dei giovani nell’industria locale attraverso percorsi che, da una parte, accompagnino gli addetti più anziani alla pensione e, dall’altra, agevoli il trasferimento di competenze tra i più esperti e i ragazzi. Senza disperdere, anzi valorizzando il patrimonio di conoscenza all’interno delle aziende. Sono questi gli obiettivi dell’accordo “Ponte Generazionale” firmato dal direttore dell’Unione degli Industriali della Provincia di Varese (Vittorio Gandini) e dai segretari di Cgil Varese (Umberto Colombo), Cisl dei Laghi (Roberto Pagano), Uil Varese (Antonio Massafra).

La sigla permetterà a tutte le imprese associate all’Unione Industriali di accedere alle risorse messe a disposizione di simili accordi dal Progetto di Regione Lombardia “Nuovo Ponte Generazionale”. L’accordo, in pratica, ha l’obiettivo di accompagnare alla pensione i lavoratori a cui manchino al massimo 48 mesi di lavoro attraverso la trasformazione del rapporto da tempo pieno a part-time, favorendo contemporaneamente l’ingresso di giovani in azienda.

L’impresa potrà dunque proporre ai singoli lavoratori in possesso di questi requisiti di anzianità (massimo 4 anni dalla pensione) l’adesione volontaria ad un percorso di accompagnamento all’uscita dal contesto produttivo che prevede la trasformazione del contratto di lavoro dal tempo pieno, a tempo parziale. Ciò, però, senza incidere sul futuro valore della pensione. I contributi mancanti a causa della riduzione dell’orario di lavoro verranno versati per intero da Regione Lombardia.

Allo stesso tempo l’azienda si impegna ad inserire dei giovani tra i 18 e i 29 anni con contratto di apprendistato o a tempo indeterminato in una quantità che permetta di raggiungere, durante questo percorso, un saldo occupazionale positivo. Il risultato finale, per le imprese associate all’Unione Industriali varesina, è di poter partecipare ad un bando regionale relativo ad un sistema di agevolazioni per la formazione dei lavoratori giovani attraverso il trasferimento di competenze in un contesto di flessibilità organizzativa.

Da una parte, dunque, combattere la disoccupazione giovanile che in provincia di Varese è arrivata a toccare la soglia del 39,1%. Dall’altra, valorizzare le risorse umane attraverso la canalizzazione del patrimonio di conoscenze ed esperienze presenti nelle aziende, verso un percorso di trasferimento di competenze professionali tra diverse generazioni di lavoratori. Questi i motivi ispiratori dell’accordo.
Come si legge nel testo siglato, l’innalzamento dei requisiti pensionistici operato con le ultime riforme ha prolungato la permanenza dei lavoratori più anziani nelle aziende, generando quindi una ulteriore difficoltà nell’inserimento di nuove leve che si va ad aggiungere alla già pressante crisi economica e occupazionale. Attraverso questo accordo viene predisposto uno strumento che è, invece, in grado, grazie alle risorse messe a disposizione da Regione Lombardia, di incentivare l’ingresso dei giovani nelle imprese del territorio e favorire, allo stesso tempo, la progressiva e speculare uscita dei lavoratori che stanno per acquisire il diritto alla pensione. Risorse preziose che, in questo modo, potranno affiancare i ragazzi in una crescita di competenze in una sorta di solidarietà intergenerazionale che concilia le rispettive esigenze lavorative.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 22 Aprile 2015
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