La Pro Patria perde ancora. Si avvera l’incubo retrocessione
I tigrotti perdono 2-0 allo "Speroni" contro il Lumezzane e non riescono a ribaltare la sconfitta dell'andata. Ora il futuro è pieno di incongnite

L’incubo è diventato realtà: la Pro Patria perde anche la gara di ritorno dei playout – 2-0 per il Lumezzane allo “Speroni” – e retrocede in Serie D. La squadra di Marcello Montanari gioca un primo tempo molto positivo, ma non riesce a segnare e così il Lumezzane, con pazienza e tanta attenzione difensiva, sfrutta la fragilità della retroguardia tigrotta per segnare ancora con Cruz al 24’ della ripresa e spezzare le gambe ai biancoblu. Il colpo di grazia arriva nel recupero, con Ekuban che sigla il 2-0 condannando la Pro Patria alla serie D dopo 20 anni di serie C e Lega Pro. Ora il futuro della società di via Ca’ Bianca è una grande nuvola nera, aspettando le decisioni di Pietro Vavassori sulla cessione del club dopo gli insulti ricevuti oggi in tribuna, e la vicenda calcioscommesse che non fa pensare a nulla di buono.
FISCHIO D’INIZIO – Dopo la sconfitta di sette giorni fa, la Pro ha un solo risultato a disposizione per la salvezza: la vittoria. Marcello Montanari rispetto a sette giorni fa cambia una pedina a centrocampo e una in attacco: in mediana rientra Calzi, Arati scala sulla mezzala destra e Giorno si accomoda in panchina; in attacco invece Terrani lascia spazio a Baclet, che forma il tridente con Serafini e Candido. Per il Lumezzane tutto confermato: gli undici che inizieranno la gara di oggi sono gli stessi si sabato scorso al “Saleri”. In attacco confermati Sarao e Cruz, l’autore del gol partita.
IL PRIMO TEMPO – Parte all’attacco la Pro e al 2’ Calzi calcia di poco alto. Il Lumezzane si chiude a riccio e lascia pochi spazi, ma i tigrotti ci provano anche con la forza. Gli ospiti provano a spezzare il ritmo dei biancoblu, ma si fanno vedere anche in attacco, come al 23’, quando Cruz si beve Lamorte, ma anziché calciare prova un passaggio trovando invece Pisani, che allontana. Passata la mezzora la Pro alza il ritmo e prima sfiora il palo con un diagonale di Palumbo, poi Candido da posizione defilata su punizione impegna Furlan alla respinta con i pugni. Il duello si ripete anche al 44’, ma il portiere ospite menda il tiro dalla lunga del numero 10 tigrotto sopra la traversa. Nei due di recupero Perilli alza sopra la traversa una punizione velenosa di Genevier.
LA RIPRESA – Parte bene anche nella ripresa la Pro, portandosi in attacco, ma non crea pericoli per Furlan, anzi, il Lume chiude bene e in fuorigioco si fa pericoloso. Al 24’ però è la difesa della Pro a regalare il vantaggio al Lumezzane: la retroguardia biancoblu perde palla in impostazione, la sfera arriva a Cruz, che come nella gara di andata batte Perilli per il gol del vantaggio. La Pro tenta a riportarsi in avanti, ma la difesa bresciana è solida e non crolla, mentre l’attacco tigrotto perde consistenza azione dopo azione, soprattutto dopo l’espulsione per doppia ammonizione di Guglielmotti. Nel recupero Ekuban siglia il 2-0 condannando la Pro Patria alla retrocessione.
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