Prestigioso riconoscimento alla ginecologia di Varese
Il reparto diretto dal professor Ghezzi è l'unico in Italia ad aver ottenuto l'accreditamento di eccellenza in chirurgia mininvasiva: “È il risultato di uno straordinario lavoro d'equipe"

“Eccellenza internazionale”. Un prestigioso riconoscimento è stato assegnato alla clinica di Ginecologia e Ostetricia dell’ospedale Filippo Del Ponte di Varese, diretta dal professor Fabio Ghezzi. Il reparto ha, infatti, ha ottenuto lo scorso marzo l’accreditamento di Eccellenza in Chirurgia Ginecologica Mini-Invasiva (COEMIG) da parte dell’Associazione Americana dei Ginecologi Laparoscopisti (AAGL). L’equipe varesina è la prima in Italia a raggiungere questa certificazione.
La verifica del livello di qualità raggiunto, iniziata diversi mesi prima per via telematica, è stata completata dall‘ispezione al Del Ponte effettuata da valutatori statunitensi della Surgical Review Corporation su mandato dell’AAGL: « Soprattutto – ha sottolineato il professor Ghezzi – hanno valutato tutto il personale, dalle infermiere, alle strumentiste, agli anestesisti al personale ausiliario. Questo, infatti, è un traguardo che abbiamo raggiunto insieme perché solo una squadra che lavora pensando all’eccellenza può arrivare così in alto».
È stato un percorso valutativo molto rigoroso che ha previsto la quantificazione della corrispondenza ai singoli requisiti richiesti, la valutazione di percorsi di lavoro e organizzativi , il controllo di protocolli e linee guida, il sopralluogo delle sale operatorie e dei reparti di degenza, l’intervista agli operatori sanitari, la revisione della casistica operatoria e di cartelle cliniche selezionate.
« Questo titolo non è un traguardo bensì uno stile di vita. È il coronamento di un lavoro iniziato 20 anni fa quando la ginecologia varesina divenne uno dei centri pionieristici che promuovevano la tecnica laparoscopica».
Il professor Ghezzi, però, invita a non confondere: « Noi non siamo infallibili, possiamo sbagliare come tutti. Il titolo però è da ritenere importante soprattutto perché ci stimola a mantenere uno standard sempre elevato. Ora siamo inseriti in un sistema di monitoraggio continuo e in una rete a cui fare riferimento per casi analoghi, condivisioni di esperienze e obiettivi».
Il successo è il frutto di una comunione di intenti e di una forte volontà condivisa da parte del Professor Ghezzi e del primario della Ginecologia B Roberto Puricelli che ormai lavorano in piena sinergia. Le due unità operative, insieme, assistono a oltre 3000 parti all’anno mentre sono circa 2000 le donne che ricorrono alle prestazioni chirurgiche o ambulatoriali di cui oltre il 95% vengono operate con la tecnica laparoscopica.
Soddisfazione è stata espressa del Direttore dell’Azienda ospedaliera Callisto Bravi: « Vorrei sottolineare che il risultato è stato raggiunto anche grazie a un oculato utilizzo di risorse. I problemi ci sono, è inutile nascondersi, ma grazie alla passione e alla collaborazione di tutti si superano le eventuali crisi che si possono incontrare. Questa è un’azienda complessa, con 27 presidi che vanno amministrati con oculatezza. A volte tanta complessità ci limita nelle azioni e crea inefficienza».
Volare alto e non soffermarsi sui dettagli è anche l’invito che avanza il responsabile del Dipartimento materno infantile Massimo Agosti: « Questo riconoscimento importantissimo sul piano culturale e vorrei che tutti comprendessero il valore di una realtà che punta sempre in alto».
Oltre che per l’ospedale, la giornata è importante anche per l’Università dell’Insubria, il cui Rettore Alberto Coen Porisini ha sottolineato come la presenza dell’Università garantisce di poter intrattenere rapporti a livello internazionale.
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