“Come un taglio nel cuore”

Aveva appena compiuto 18 anni ma la grande festa era stata organizzata il prossimo fine settimana

Andrea aveva moltissimi amici in città: c’era chi lo conosceva di persona e con lui aveva fatto feste e gite in montagna, che lui amava moltissimo, e chi invece lo conosceva solo di vista.

“Come un taglio nel cuore” scrive un amico su Twitter e Margherita: “Ha condiviso giorni e giorni della sua vita anche con me. Giorni belli e brutti, cose buone e cattive, perché la morte non ti rende un santo. Ma abbiamo condiviso qualcosa, e a me basta”.

Tra gli amici di Andrea, o Palta, come lo chiamavano tutti, c’è sgomento e incredulità. In moltissimi affidano ai social network, a Facebook o Twitter, i loro pensieri, i loro ricordi, le loro sensazioni per un evento troppo grande per essere compreso dai loro 18 anni.

C’è chi ricorda le ultime partite a Risiko, chi l’ultima cena fatta insieme, chi ancora rimpiange il fatto che non si potrà più incontrare in palestra con Palta. In parecchi si chiedono il perchè di una morte improvvisa, di questo evento incomprensibile: qualcuno si domanda se Dio c’è e perchè è così cattivo a volte, altri arrivano a negarne l’esistenza.

C’è anche chi scrive semplicemente “No” e chi parla del minuto di silenzio rispettato a scuola come del minuto più lungo e doloroso della sua vita. Qualcuno ricorda quando Palta lo salutava e lo prendeva in braccio con quei 100 chili e quel metro e novanta che lo faceva sentire così forte, esuberante.

Il suo sorriso e la sua propensione ad aiutare chi aveva bisogno sono altri aspetti della personalità di Andrea che emergono dalle parole degli amici. Parole di sofferenza, ma anche la necessità di ricordare i momenti belli passati insieme, con l’enorme rimpianto misto ad un forte senso di rabbia e di impotenza per non poterne passare altri insieme, a cominciare dalla festa per i 18 anni di Andrea, compiuti pochi giorni fa e che sarebbero stati festeggiati da tutti i suoi amici il prossimo sabato.

Per ricordarlo, infine, qualcuno si è ritrovato e ha brindato alla sua memoria, certo che lui avrebbe fatto così.

La sua foto sul profilo di Facebook è uno scorcio di montagna, un luogo aperto e verdissimo perché Andrea amava la vita all’aria aperta, lo sci.

Ora i suoi amici stanno pensando come ricordarlo, come salutare il “palta” che non doveva lasciarli così presto, in quel modo.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 29 Ottobre 2015
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