Mistero buffo: Dario Fo rifiuta il Premio Chiara alla carriera

Bambi Lazzati: «Ci ha detto che dopo il Nobel non accetta altri riconoscimenti. Peccato»

Premio chiara

Per una volta la conferenza stampa che apre il Premio Chiara non ha toccato la questione soldi e finanziamenti al festival letterario, vero punto dolente delle ultime edizioni. Confermata la sponsorizzazione di Openjobmetis, Bambi Lazzati e Romano Oldrini, direttore artistico e presidente dell’associazione che organizza la manifestazione, hanno presentato alla stampa il programma di massima con i tre premi “Chiara Giovani“, “Chiara editi” e “Chiara inediti” e il concorso fotografico intitolato a “Riccardo Prina“.

Una nota negativa però c’è stata e riguarda il premio Chiara alla carriera che da qualche anno ormai vede il Nobel Dario Fo nella lista dei papabili, candidatura sostenuta dalla stampa locale. L’autore di “Mistero buffo”, secondo quanto riferito dagli organizzatori del premio letterario, avrebbe rifiutato per ben due volte la candidatura. «Il suo staff ci ha detto che il Maestro dopo il Nobel non accetta altri riconoscimenti. Peccato, abbiamo perso tempo. La sua Luino lo avrebbe accolto a braccia aperte» ha commentato Bambi Lazzati.

«Dario Fo rifiuta il Premio Chiara alla carriera. Il solito snobismo di una certa sinistra radical chic?» ha twittato al termine della conferenza stampa Simone Longhini, assessore alla Cultura del Comune di Varese.

Pur essendo legato a doppio filo a questa provincia, dove è nato e ha mosso i primi passi artistici con Franca Rame, Dario Fo non sempre è stato ricambiato con la giusta considerazione, anzi. Dopo una lunghissima assenza, non voluta ma imposta dalla politica, ricominciò a frequentare i palcoscenici varesini solo nel 1993, a Tangentopoli scoperchiata. Quell’anno portò in scena “Johan padan alla descoverta dell’America” al Cinema Teatro Impero, oggi cinema multisala Miv. Un ritorno molto atteso anche dallo stesso artista che in apertura dello spettacolo non risparmiò battute sferzanti ai censori democristiani e socialisti di allora.

Il premio Chiara alla carriera ritornerà comunque in Italia, visto che nelle due ultime edizioni al Sociale di Luino hanno brillato due big della letteratura mondiale, il cileno Luis Sepulveda e il francese Daniel Pennac.

Per il resto non ci sono grandi novità. Confermati il Chiara Giovani, riservato a ragazzi dai 15 ai 25 anni, chiamati a scrivere un racconto breve, originale e inedito sulla traccia “Paura”, il premio Inediti riservato a partecipanti dai 25 anni in sù che devono presentare una raccolta di almeno 3 racconti inediti, e il premio vero e proprio riservato a raccolte di racconti edite in Italia o in Svizzera italiana tra il 1 maggio 2015 ed il 30 aprile 2016.

Prosegue il Premio Riccardo Prina, in collaborazione con la Triennale di Milano, riservato agli appassionati di fotografia  tra i 18 e i 40 anni (nella giuria fa il suo ingresso lo scrittore Aldo Nove) e ritorna il Premio Chiara Bimbi, dedicato agli alunni delle scuole terze, quarte e quinte delle scuole elementari che dovranno raccontare una storia inedita servendosi del Magico Patch, un pezzo di stoffa che consente di costruire più animali, edito dalla De Agostini e distribuito gratuitamente in 400 classi.

Infine, non potevano mancare i seminari:  il critico cinematografico Mauro Gervasini condurrà quello dedicato al cinema, in particolare alla commedia all’italiana e alla figura di Dino Risi di cui ricorre il centenario dalla nascita; il giornalista Mario Chiodetti terrà il seminario dedicato alla musica, un’introduzione all’ascolto della “musica d’arte”

Le informazioni dettagliate sui bandi di concorso, modalità di partecipazione e i Premi sono disponibili sul nuovo sito www.premiochiara.it o scrivendo ad amicichiara@premiochiara.it

Michele Mancino
michele.mancino@varesenews.it

Il lettore merita rispetto. Ecco perché racconto i fatti usando un linguaggio democratico, non mi innamoro delle parole, studio tanto e chiedo scusa quando sbaglio.

Pubblicato il 19 Febbraio 2016
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