Una delegazione del Ponti invitata alla festa della Repubblica

Grazie al progetto "Non uccidete Beccaria", due studenti dell'istituto, accompagnati dai docenti, parteciperanno alle celebrazioni del 2 giugno e saranno premiati

non uccidete beccaria

Mercoledì 01 giugno e giovedì 02 giugno 2016 si concluderà con la premiazione in Parlamento il  progetto “Lezioni di Costituzione – dalle Aule Parlamentari alle Aule di scuola” che ha visto come protagoniste due classi dell’Istituto “Isis A. Ponti” di Gallarate (una terza aeronautica e una quarta dell’indirizzo energia).

Tale progetto, avviato lo scorso dicembre, si concluderà con la visita di una delegazione della scuola (unitamente a quelle degli altri sessanta istituti selezionati a livello nazionale) composta da due insegnanti referenti (la professoressa Loredana Colombo e la professoressa Chiara Coppa) e da due alunni (uno per classe, Matteo Salvaderi ed Elia Schiesaro), che nel corso delle due giornate
avranno la possibilità di visitare la Camera dei Deputati e il Senato della Repubblica e di partecipare, il giorno successivo, ai festeggiamenti previsti per il settantesimo anniversario della nascita della Repubblica e della conquista del Voto alle Donne, con premiazione finale, nel pomeriggio, dei lavori considerati più meritevoli in Aula a Montecitorio e con esposizione dei lavori delle scuole vincitrici nella Sala cosiddetta del “Transatlantico”.

Il progetto dell’Istituto, dal titolo significativo “Non uccidete Beccaria”, ha avuto avvio dall’analisi dell’articolo 27 della Costituzione Italiana (l’articolo che prevede: l’innocenza dell’imputato sino alla sua condanna definitiva, pene che non possono essere contrarie al senso di umanità e il rifiuto della pena di morte nel nostro Stato).

La finalità era di aiutare i ragazzi, attraverso l’area sempre più importante delle competenze di cittadinanza, a prepararsi a diventare cittadini del mondo, “esportando” letteralmente una iniziale attività in aula sul territorio, frequentato quotidianamente dai nostri ragazzi.

Tutto ciò si è approfondito in aula tra i banchi, coi docenti delle rispettive classi: dal percorso storico sulla Magna Charta e sul pensiero del grande illuminista italiano Cesare Beccaria, con una interessante attività di Cineforum sulla pena di morte, alla cooperazione di Associazioni internazionali come il Coe (Centro Orientamento Educativo impegnato da anni in Camerun).

Dai dibattiti scaturiti e dal confronto continuo con esperti e cooperanti si è giunti a confrontarsi con la realtà esterna locale, con la scoperta dell’effettiva applicazione della nostra Legge nella casa circondariale di Busto Arsizio, che si potrebbe sintetizzare nelle parole di un alunno: «Parlare con i detenuti è stato molto interessante, perché ho notato che anche chi si ritrova rinchiuso in una cella è una persona come tutti noi e la cosa più importante è il fatto che ognuno di loro si è pentito del proprio passato e riesce a dare consigli molto utili a noi ragazzi per non finire come loro: quindi posso concludere dicendo che il carcere per loro sia stato davvero educativo».

Nel carcere di Busto, recentemente rinnovato nella sua struttura, proposta ed organizzazione, i ragazzi hanno toccato con mano realtà così distanti da loro da apparire surreali, guidati da un giudice del Tribunale di Sorveglianza di Varese, disponibilissimo nel rispondere alle innumerevoli domande dei giovani. Tutta l’esperienza vissuta verrà presentata in Aula a Roma nell’allestimento di un sito, il cui link sarà disponibile in rete sul sito della scuola per tutti al termine delle premiazioni.

Il sito contiene tutto il materiale prodotto e approfondito, le diverse esperienze vissute dentro e fuori la scuola, condivisibili e visionabili anche su flessibili strumenti come Facebook e Instagram in un’ottica di “massima esportabilità” in altri istituti scolastici. Il momento più emozionante è naturalmente stato quello pubblico (che ha avuto luogo il 09 marzo 2016) rivolto alla stampa, alle istituzioni locali, ai rappresentanti del Tribunale e del carcere con la presenza della famiglia del professor Moretti, cui è stato dedicato il progetto, docente prematuramente scomparso ad inizio anno scolastico e rimasto nel cuore dei ragazzi, dei colleghi e del personale tutto del nostro istituto.

Ai docenti che hanno potuto vivere questa incredibile esperienza resta il sapore di una scuola “buona”, quella fatta di missione, di entusiasmo, di sfide e di scoperte, di gratitudine per la Dirigente Anna Scaltritti, che da sempre sostiene e stimola con la sua dinamicità chi voglia farsi coinvolgere in attività innovative e di riconoscenza per i ragazzi, che pur ancora giovani, devono ricordare a tutti gli adulti che non sono soltanto il futuro, ma molto di più semplicemente il nostro “presente”.

Alessandra Toni
alessandra.toni@varesenews.it

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Pubblicato il 30 Maggio 2016
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