Una nuova stagione in jazz, al via con l’Alex Bioli Quintet

Il primo appuntamento con il quintetto varesino è per giovedì 3 novembre, alle 21,30, ingresso libero

Musica Generica

Al Twiggy Cafè torna con la nuova stagione l’appuntamento con la rassegna “Scusi, cos’è il jazz?”, una serie di appuntamenti per intenditori e non, dedicati in modo “leggero” e soprattutto gustoso, al genere musicale che insieme al rock ha più caratterizzato il XX secolo.

In un percorso guidato da una breve introduzione, ma soprattutto grazie alla performance di musicisti di primo piano del jazz italiano, le serate permetteranno di approfondire uno stile che ha nell’improvvisazione e nel suonare insieme i suoi ingredienti caratteristici. Dagli anni ’20 di New Orleans, all’era dello swing, alle grandi voci agli assoli rivoluzionari del Bebop fino al recupero della classicità nel Cool Jazz. Il tutto accompagnato da un’offerta gastronomica.

Il primo appuntamento sarà con Alex Bioli Quintet giovedì 3 novembre. Alex Bioli è da sempre inebriato da un’innata passione per la musica e il palcoscenico che decide di coltivare dedicandosi, dalla fine degli anni ottanta, agli studi di sassofono, canto e teatro: frequenta corsi presso istituti professionali, prende lezioni private e partecipa a stages di perfezionamento.

Nel 1991 vince il premio Rino Gaetano classificandosi al primo posto nella selezione dei nuovi artisti. Negli stessi anni inizia la sua carriera di sassofonista. Esordisce come turnista nell’ambito della musica pop. Questa esperienza lo porta a girare il mondo, a conoscere i grandi palcoscenici, ad apparire in tv, a vivere la vita con il sax sulla spalla e la valigia in mano.

Si consolida la sua consapevolezza che solo le note siano in grado di regalare le più grandi emozioni. L’amore per la musica jazz arriva qualche anno più tardi, ma è folgorante. Lo porta ad abbandonare l’attività di turnista e compositori come Chet Baker e Miles Davis diventano il suo pane quotidiano. Intensifica gli studi jazz, collabora con numerosi musicisti e si esibisce con performances live in club e festival jazz.

Nel 2006, dopo quattro anni di attività nel mondo del jazz, presenta “Circle Trip”, il suo primo album composto di brani inediti, una ballad del grande bassista Stefano Cerri e una cover omaggio a Mina. E’ un disco dalle sonorità raffinate e originali, capace di fondere capacità tecnica e passione per la musica.

Alla fine del 2010 decide di registrare il suo secondo album durante una performance live: un disco di standards tra bebop e lo swing degli anni della rivoluzione culturale, passando da Coltrane a Davis, sulla strada che porta all’hard bop. Ne risulta un lavoro sincero, senza ripensamenti, autoprodotto come il primo.

Il jazz di Alex Bioli è moderno, dalle molteplici sfumature, palpitante, pieno di grinta e soprattutto di idee. Il suo sax, dal suono caldo e profondo ma allo stesso tempo graffiante, sprigiona energia, trascina e seduce.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 31 Ottobre 2016
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