Gli sfrattati del camping chiedono 18 milioni al comune di Azzate
Oggi udienza al tar, ma slitta tutto a ottobre

Nuova udienza al tar, oggi, per la richiesta danni che 200 soci del Camping 7 Laghi (nella foto) hanno rivolto al Comune di Azzate. I giudici rinvieranno però la discussione a ottobre, come richiesto dai legali perchè è attesa per il 29 settembre la decisione della cassazione che dovrà pronunciarsi sul ricorso presentato dagli amministratori contro la confisca dell’area.
A tutt’oggi, il processo penale è finito in secondo grado con una vittoria degli amministratori: la corte d’appello ha dichiarato prescritti i reati principali (lottizzazione abusiva e costruzioni abusive) e ha assolto tutti per il reato ambientale.
E’ rimasta però la confisca, contro cui si sono mossi gli ex imputati. Ma una confisca può esser confermata se il reato connesso è prescritto? Su questo punto, la Cassazione è in dubbio e sta aspettando che si esprima per un orientamento la Grand Chambre europea, livello superiore della Corte europea dei diritti dell’uomo. E’ per questo che il procedimento è molto rallentato. Il sequestro fu effettuato nel 2012. Da allora il camping venne sgomberato. Il comune per ora ha le mani legate. Il tar si deve pronunciare sulla richiesta degli amministratori di annullare l’ordinanza di demolizione (già sospesa) e di risarcimento danni.
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Fai una casa abusiva e pretendi pure di avere ragione nonché chiedi congruo risarcimento.
Questa vicenda è la cartina di tornasole dell’intero paese.
Scusateci se noi onesti che rispettiamo le leggi e paghiamo le tasse fino all’ultimo cent nonché dichiariamo tutto. Scusateci se ci ostiniamo a sopravvivere ancora. Ma portate pazienza per due motivi: noi onesti siam sempre meno e ci state facendo CREPARE nemmeno così tanto lentamente.
Dai che tra un po’ sareti liberi nel vostro personale Bengodi.