I lavoratori dell’Impresa Bossi in presidio. “Ci paghino il lavoro fatto”
La protesta lunedì mattina davanti alla sede dell'azienda edile, che ha annunciato i licenziamenti di tutte le maestranze. Previsti presìdi anche nei prossimi giorni
Sanno già che il licenziamento è ormai inevitabile, ma puntano ad ottenere almeno qualche garanzia sulla paga arretrata. Sono i lavoratori dell’Impresa Oreste Bossi & Figli di Gallarate, in agitazione dopo che l’azienda ha annunciato 32 licenziamenti di operai, tecnici e amministrativi. Lunedì mattina si sono ritrovati in presidio davanti alla sede della storica azienda edile, in via Torino a Gallarate.
Un primo gruppo si è presentato alle otto e mezza, un altro verso le dieci, dopo aver presidiato l’apertura del cantiere in via Procaccini a Milano. «A nostra insaputa questa mattina la proprietà già preparato una squadra esterna per prendere il posto dei lavoratori in stato di agitazione», lamentano i sindacalisti.
«I lavoratori della Bossi i sacrifici li hanno fatti fino ad agosto, nonostante le incertezze dei mesi precedenti e i ritardi degli stipendi» dice Emanuele Russo della Feneal Uil. «Anche nel cantiere di via Procaccini, dove erano impegnati nove lavoratori, sono andati avanti a lavorare per tutto giugno e luglio».
Per lavoratori e sindacati rimane «il punto di domanda su tutte le spettanze e i contributi previdenziali e di cassa», continua Graziano Formentelli della Filca Cisl.
«Tutte le promesse fatte dalla proprietà sulle spettanze in ritardo si sono rivelate vane» dice Stefano Rizzi, della Fillea Cgil.«Sono arrivati solo due acconti, nonostante ci avessero garantito che sarebbe stato un versamento integrale delle somme dovute».
Sia chiaro: tutti qui sono più o meno consapevoli che lo scenario dei licenziamenti è inevitabile e già scritto. La preoccupazione sono appunto le garanzie su quanto dovuto, sui contributi e sulla cassa edile. Per ora la prospettiva, secondo i sindacati, è che i licenziamenti diventino effettivi entro fino di ottobre e che a seguire sia avviata la liquidazione dell’Impresa.
Nel frattempo l’azienda ha ancora diversi cantieri attivi tra Milano, a Casorate Sempione, Somma Lombardo, Rho, a Busto. Il prossimo presidio sarà a Casorate, dove l’impresa è impegnata in un intervento su edifici della parrocchia.
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